Legge Fornero, Lega e M5S vogliono abolirla, quanto costerebbe?

L’abolizione della riforma creerebbe un buco da 350 miliardi di euro

Redazione 10/01/18
La tanto criticata Legge Fornero torna al centro delle polemiche, in occasione della campagna elettorale per le Elezioni 2018. Negli ultimi giorni il candidato della Lega Matteo Salvini ne ha proposto l’abolizione in 5 mesi, mentre Luigi di Maio, candidato premier del movimento 5 Stelle ha ipotizzato un intervento graduale in 5 anni.

Ma sono solo promesse elettorali o sarebbe un’operazione fattibile? Se lo chiedono in tanti, ma le risposte, con tanto di conteggi, non si sono fatte attendere.

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Il commento del ministro Padoan

Il ministro dell’Economia Padoan nelle ultime ore ha dichiarato che la legge Fornero si può correggere, ma abolirla sarebbe un grave errore, perché è uno dei pilastri del sistema pensionistico italiano e della sostenibilità del sistema finanziario del Paese.

Anche nell’ultima Legge di Bilancio sono stati rivisti alcuni meccanismi, ha ricordato il ministro, come l’esenzione per alcune categorie sull’adeguamento dell’età pensionabile.

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La risposta di Elsa Fornero

Non si è fatta attendere la risposta di Elsa Fornero che ai microfoni di Radio 1 Rai ha spiegato che la riforma era stata preparata in 20 giorni e approvata con larga maggioranza.

L’ex ministro ha dichiarato che non si parla mai degli effetti positivi di questa legge, ma solo di quelli negativi, precisando che il testo non è perfetto e si può certamente modificare, citando i tagli alle pensioni d’oro che non sono stati fatti, ma anche aggiustamenti introdotti di recente come l’Ape social.

Quanto costa abolire la Legge Fornero?

Non manca infine la risposta di chi i conti li fa, ovvero la Ragioneria dello stato che ha previsto il valore dell’eliminazione della Legge Fornero, ovvero 350 miliardi di euro da qui fino al 2060. Un buco che si farebbe sentire maggiormente tra il 2020 e il 2030 conm un sacrificio di un punto di Pil ogni anno, circa 17 miliardi di euro, con un massimo di 1,4 punti (23,8 miliardi di euro) tra 2 anni.

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