Legge di stabilità 2014, riecco l’Irpef sulle seconde case: è stangata

Redazione 24/10/13
Se, a livello ufficiale, la legge di stabilità 2014 non incrementa la pressione fiscale, sicuramente complica – e non di poco – le cose ai proprietari di prime o seconde case, dopo la rivoluzione delle nuove tasse sul mattone. Se le abitazioni principali torneranno a pagare l’imposta sugli immobili, per i proprietari di più di un vano abitativo, si prevedono tempi difficili.

Con la scomparsa dell’Imu, dapprima per le face già esenti, poi in scala globale, e l‘arrivo del nuovo Trise, si aprono orizzonti sconosciuti ai possessori di abitazioni, ma anche per gli inquilini. Anche questi ultimi, infatti, saranno chiamati a versare la loro quota di Trise, per contribuire al mantenimento dei servizi pubblici locali, che il tributo punta a finanziare.

Ma è  sulle seconde case che arriverà una stangata mirata, ma salatissima. Passata un po’ in sordina tra le misure in finanziaria, la norma prepara, per chi possiede un’abitazione nello stesso territorio comunale in cui detiene la prima casa, mesi di lotta serrata con la calcolatrice.

La prossima primavera, infatti, quando sarà il momento di compilare la dichiarazione dei redditi mediante 730 o Unico, i proprietari di seconde case non potranno esimersi dal pagamento dell’Irpef fondiaria con valore retroattivo, reintrodotta proprio dalla nuova legge di bilancio.

E non è tutto: in quei Comuni dove l’Imu è già al top del livello di aliquota consentito, l’arrivo della Tasi comporterà per le seconde case esborsi extra con percentuale dello 0,1% oltre a quanto già dovuto.

Le prime simulazioni effettuate secondo questo modello di imposta, mostrano come, per le case non utilizzate come abitazione principale, i rincari potranno essere anche sopra al 100%, sopratutto nelle zone più costose, come Roma o Milano.

L’unica nota positiva, sul ritorno dell’Irpef sui possedimenti immobiliari, riguarda le case sfitte, che se la vedono decurtare del 50%. Notizia, in realtà che cozza con le previsioni di esenzione totale contenute nel decreto Imu per gli appartamenti invenduti da parte delle imprese immobiliari.

Insomma, la legge di stabilità è appena arrivata in Senato e, senza dubbio, i parlamentari avranno di che occuparsi da qui in avanti per far quadrare i conti ed evitare la rabbia dei contribuenti.

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