Le risorse che il governo ha stanziato per il taglio del costo del lavoro ammontano nel complesso a 10,6 miliardi di bonus promessi a lavoratori e imprese nel prossimo triennio. Cinque miliardi andranno a rimpolpare gli stipendi dei dipendenti e gli altri 5,6 miliardi di euro finiranno a ridurre le tasse pagate dalle imprese. Per il solo 2014, saranno 2,7 i miliardi destinati a tagliare il cuneo fiscale, di cui un miliardo e mezzo alle detrazioni Irpef per le fasce medio basse.
L’operazione del governo finalizzata a aumentare il reddito dei contribuenti e ridurre il carico per le imprese, si dipana infatti su due direttrici: la detrazione Irap per i dipendenti e la deduzione Irap rivolta ai nuovi assunti.
Per la prima categoria, si registra un incremento degli sconti Irpef, così come previsto dall’articolo 13 del Tuir, per i redditi che non vadano al di sopra dei 55mila euro annui. Diversamente, le deduzioni Irap verranno riconosciute a quelle aziende che assumeranno nei propri organici nuovi lavoratori a tempo indeterminato, per un tetto massimo del bonus fino a 15mila euro annui.
Insomma, sul fronte detrazioni, il governo ha deciso di adottare una linea ispirata alla cautela: infatti, va infatti ricordato come, a cambiare sia essenzialmente il valore di base previsto, che da 1520 euro passa a 1338, con abolizione dei gradini tra 10 e 50 euro che, nella fascia 24-28mila euro, facevano scalare le varie fasce reddituali, riferimento per gli sconti. Dunque, il valore del bonus in busta paga cambia a seconda del reddito lordo del contribuente e si conferma nei 15 euro mensili denunciati dalle associazioni che hanno svolto i primi calcoli, nei confronti di chi dichiara meno di 15mila euro.
Vai al testo della legge di stabilità 2014 approvato dal governo
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