In questi giorni è sempre più acceso il dibattito sul blocco degli stipendi dei pubblici dipendenti, prorogato fino a tutto il 2014. I sindacati di tutti i comparti stanno chiedendo a gran voce il riavvio della contrattazione.
Con i limiti imposti alla spesa nel pubblico impiego, lo Stato ha risparmiato 6,6 miliardi di euro negli ultimi due anni (Corte dei Conti, Relazione 2013 sul costo del lavoro pubblico).
D’altra parte, già il blocco della contrattazione è costato parecchio ai dipendenti pubblici. Applicando l’indice IPCA nei tre anni di blocco (2,1% per il 2010, 3,6% per il 2011, 1,2% per il 2012) a due casi, uno stipendio di 25.000 euro l’anno (impiegato) e uno stipendio di 100.000 euro l’anno (dirigente), abbiamo una perdita di 3.675 euro per il primo, e 14.700 per il secondo.
Purtroppo riavviare la contrattazione costerebbe per il triennio 2013-2015 circa 2,2 miliardi l’anno, a regime ben 6,5 miliardi (Corte dei Conti, ibidem). Già la Corte dei Conti ha osservato come il blocco della contrattazione sia, da un lato, un intervento complessivamente severo per i pubblici dipendenti e, dall’altro, non abbia il carattere strutturale di misura di contenimento della spesa di personale.
Ma un problema troppo spesso dimenticato, è la sperequazione orizzontale delle retribuzioni. Cioè, a parità di funzioni, spesso un dipendente comunale di un piccolo paesino guadagna molto di più dei suoi omologhi, o, addirittura, gli enti in dissesto finanziario pagano meglio i propri dipendenti.
Discutere quindi sulla spesa per il pubblico impiego come si è fatto fino ad oggi (diminuzione del numero dei dipendenti, blocco degli stipendi), non coglie nel centro, poiché attuando semplici misure di perequazione orizzontale delle retribuzioni, si potrebbero risparmiare quasi 4 miliardi l’anno.
Andiamo per ordine, e prima diamo un’occhiata alle retribuzioni medie dei dipendenti (impiegati e dirigenti) di Regioni, Enti Locali e ASL.
Nella tabella sottostante la retribuzione media dei dipendenti delle Regioni è confrontata con il valore dell’indebitamento finanziario al 2012, così come è stato rilevato dalla Corte dei Conti nella relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni (Deliberazione n.20/SEZAUT/2013/FRG):
Retribuzione Media
|
Indebitamento 2012 (migliaia di euro) |
|
REGIONE PIEMONTE |
44.005 |
6.789.541 |
REGIONE LAZIO |
43.367 |
10.302.527 |
TRENTINO-ALTO ADIGE |
41.484 |
0 |
REGIONE BASILICATA |
40.206 |
454.689 |
REGIONE MOLISE |
39.889 |
391.755 |
REGIONE ABRUZZO |
38.992 |
1.450.676 |
SARDEGNA |
38.695 |
non comunicato |
REGIONE CAMPANIA |
38.467 |
5.712.993 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
38.224 |
942.551 |
REGIONE TOSCANA |
37.836 |
1.440.649 |
PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO |
37.705 |
86.183 |
REGIONE LIGURIA |
37.440 |
955.588 |
REGIONE PUGLIA |
37.253 |
1.949.280 |
REGIONE LOMBARDIA |
37.224 |
3.045.438 |
REGIONE CALABRIA |
35.940 |
1.193.686 |
REGIONE VENETO |
34.357 |
2.249.985 |
REGIONE UMBRIA |
34.935 |
2.204.312 |
REGIONE MARCHE |
34.714 |
1.193.742 |
REGIONE EMILIA ROMAGNA |
34.696 |
1.055.309 |
SICILIA |
34.101 |
5.683.445 |
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO |
33.868 |
22.046 |
VALLE D’AOSTA |
33.441 |
650.849 |
Come è evidente, le due Regioni con il più alto debito hanno le retribuzioni medie dei propri dipendenti più elevate.
Sorprese maggiori si hanno nei Comuni, dove alcuni fanno la parte dei “ricconi” e altri dei “poveracci”; di seguito i primi 5 e gli ultimi 5 degli oltre 7.400 censiti nel Conto Annuale:
Retribuzione media |
||
1 | TREMEZZO |
130.729 |
2 | CAMPIONE D’ITALIA |
113.866 |
3 | CORANA |
96.770 |
4 | OSSUCCIO |
89.718 |
5 | CHIESA IN VALMALENCO |
81.403 |
//////////////////////////////////////////////////////
7.400 | AVERARA |
20.353 |
7.401 | RONCOLA |
20.239 |
7.402 | MARTIRANO LOMBARDO |
19.271 |
7.403 | ANDALI |
18.851 |
7.404 | LAURO |
16.692 |
Qui le differenze sono proprio abissali, tanto che si possa dubitare perfino della correttezza dei dati inseriti dai Comuni. Si ribadisce, comunque, che i dati sono quelli ufficiali della Ragioneria Generale dello Stato, e si riferiscono alla retribuzione media dei dipendenti.
Anche tra le Aziende Sanitarie abbiamo delle differenze importanti; di seguito le prime 5 e le ultime 5 delle 231 censite dal Conto annuale:
Retribuzione media |
||
1 | AREU AZIENDA REGIONALE EMERGENZA URGENZA |
€ 61.292,00 |
2 | AO G. RUMMO DI BENEVENTO |
€ 52.477,00 |
3 | ASL P.A. BOLZANO |
€ 48.001,00 |
4 | ASL ROMA – E |
€ 46.290,00 |
5 | AZIENDA OSPEDALIERA PER L’EMERGENZA CANNIZZARO DI CATANIA |
€ 45.353,00 |
//////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////
227 | ASL MEDIO FRIULI – UDINE 4 |
€ 34.571,00 |
228 | ESTAV NORD-OVEST TOSCANA |
€ 34.473,00 |
229 | AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI CALTANISSETTA |
€ 34.434,00 |
230 | AO UNIV. OSPEDALI RIUNITI DI TRIESTE |
€ 34.059,00 |
231 | ASL TRIESTINA 1 |
€ 33.655,00 |
E ancora, nelle tabelle sottostanti la retribuzione media dei dipendenti delle Province (le prime 5 e le ultime 5):
Retribuzione Media |
||
1 | PROVINCIA NAPOLI |
34660 |
2 | PROVINCIA MONZA E BRIANZA |
33792 |
3 | PROVINCIA ROMA |
33206 |
4 | PROVINCIA VARESE |
32584 |
5 | PROVINCIA CAMPOBASSO |
32538 |
////////////////////////////////////////////////////////
99 | PROVINCIA RAVENNA |
27156 |
100 | PROVINCIA REGGIO CALABRIA |
27102 |
101 | PROVINCIA MASSA CARRARA |
26474 |
102 | PROVINCIA VIBO VALENTIA |
26352 |
103 | PROVINCIA FROSINONE |
26228 |
104 | PROVINCIA SIRACUSA |
25473 |
Qui la Provincia con la maggiore retribuzione media, secondo quanto risulta dalla Relazione sulla gestione finanziaria degli Enti Locali della Corte dei Conti (Deliberazione n. 21/SEZAUT/2013/FRG), ha chiesto l’avvio della procedura di riequilibrio finanziario.
La domanda nasce quindi spontanea: se tutti guadagnassero secondo la retribuzione media del proprio comparto, ci sarebbe un risparmio oppure un aumento della spesa complessiva? La risposta è che ci sarebbe un risparmio di quasi 4 miliardi di euro ogni anno!
Provando quindi a moltiplicare la retribuzione media di ogni comparto con il numero dei dipendenti del medesimo comparto, e confrontando tale valore con il costo delle retribuzioni del 2011, il risultato è il seguente:
COMPARTO |
RETRIBUZIONE MEDIA |
N. PERSONALE |
PERS X RETR. MEDIA |
COSTO RETR. 2011 |
RISPARMIO |
SCUOLA |
€ 30.338,00 |
1.015.589 |
€ 30.810.939.082,00 |
€ 29.834.563.514,00 |
-€ 976.375.568,00 |
IST. FORM.NE ART.CO MUS.LE |
€ 35.259,00 |
9.082 |
€ 320.222.238,00 |
€ 313.461.747,00 |
-€ 6.760.491,00 |
MINISTERI |
€ 29.420,00 |
167.521 |
€ 4.928.467.820,00 |
€ 5.343.184.708,00 |
€ 414.716.888,00 |
PRESIDENZA CONSIGLIO MINISTRI |
€ 58.964,00 |
2.438 |
€ 143.754.232,00 |
€ 210.084.829,00 |
€ 66.330.597,00 |
AGENZIE FISCALI |
€ 36.922,00 |
54.468 |
€ 2.011.067.496,00 |
€ 2.038.332.059,00 |
€ 27.264.563,00 |
VIGILI DEL FUOCO |
€ 32.124,00 |
32.608 |
€ 1.047.499.392,00 |
€ 1.272.281.827,00 |
€ 224.782.435,00 |
CORPI DI POLIZIA |
€ 38.494,00 |
324.086 |
€ 12.475.366.484,00 |
€ 13.005.504.043,00 |
€ 530.137.559,00 |
FORZE ARMATE |
€ 39.699,00 |
193.328 |
€ 7.674.928.272,00 |
€ 7.069.356.867,00 |
-€ 605.571.405,00 |
MAGISTRATURA |
€ 131.303,00 |
10.136 |
€ 1.330.887.208,00 |
€ 1.338.390.246,00 |
€ 7.503.038,00 |
CARRIERA DIPLOMATICA |
€ 92.695,00 |
919 |
€ 85.186.705,00 |
€ 182.865.749,00 |
€ 97.679.044,00 |
CARRIERA PREFETTIZIA |
€ 87.709,00 |
1.356 |
€ 118.933.404,00 |
€ 131.052.798,00 |
€ 12.119.394,00 |
CARRIERA PENITENZIARIA |
€ 77.688,00 |
397 |
€ 30.842.136,00 |
€ 33.429.575,00 |
€ 2.587.439,00 |
ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI |
€ 42.852,00 |
50.284 |
€ 2.154.769.968,00 |
€ 2.321.558.059,00 |
€ 166.788.091,00 |
ENTI DI RICERCA |
€ 41.938,00 |
20.860 |
€ 874.826.680,00 |
€ 1.011.616.854,00 |
€ 136.790.174,00 |
UNIVERSITA’ |
€ 44.554,00 |
108.500 |
€ 4.834.109.000,00 |
€ 5.405.428.043,00 |
€ 571.319.043,00 |
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE |
€ 38.766,00 |
682.477 |
€ 26.456.903.382,00 |
€ 28.588.397.256,00 |
€ 2.131.493.874,00 |
REGIONI ED AUTONOMIE LOCALI |
€ 29.876,00 |
502.453 |
€ 15.011.285.828,00 |
€ 15.860.902.944,00 |
€ 849.617.116,00 |
REGIONI A STATUTO SPECIALE |
€ 34.241,00 |
93.928 |
€ 3.216.188.648,00 |
€ 3.402.009.963,00 |
€ 185.821.315,00 |
AUTORITA’ INDIPENDENTI |
€ 76.916,00 |
1.598 |
€ 122.911.768,00 |
€ 137.421.445,00 |
€ 14.509.677,00 |
ENTI ART.70-COMMA 4 – D.165/01 |
€ 54.213,00 |
1.315 |
€ 71.290.095,00 |
€ 83.499.709,00 |
€ 12.209.614,00 |
ENTI ART.60 -COMMA 3- D.165/01 |
€ 31.287,00 |
9.656 |
€ 302.107.272,00 |
€ 336.750.319,00 |
€ 34.643.047,00 |
TOTALE COMPARTI |
|
3.282.999 |
€ 114.022.487.110,00 |
€ 117.920.092.554,00 |
€ 3.897.605.444,00 |
Come si vede, allineando tutti gli enti alla retribuzione media del comparto, il risparmio complessivo per il settore pubblico sarebbe di quasi 4 miliardi di euro, con risparmi in quasi tutti i settori (tranne Scuola, Forze Armate e Istituti di formazione artistica).
Un ultimo dubbio potrebbe rimanere: le retribuzioni medie sono troppo basse per le Regioni economicamente più sviluppate? La risposta è no. La retribuzione media delle Autonomie Locali è praticamente la stessa di quella attuale del Comune di Milano, l’Azienda Ospedaliere di Padova ha una retribuzione media tra le più basse d’Italia. Purtroppo attualmente è’ come se ci fossero le gabbie salariali al contrario: costo della vita più basso, peggiori risultati di bilancio e migliori retribuzioni.
Si potrebbe quindi imporre come obiettivo a tutti gli enti il contenimento della retribuzione media dei propri dipendenti nei limiti della retribuzione media del comparto di appartenenza.
Se venisse attuato questo piccolo intervento (peraltro pressoché dovuto per motivi di uguaglianza), due dei quattro miliardi risparmiati ogni anno potrebbero essere utilizzati per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, residuando un risparmio di quasi due miliardi l’anno.
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