Condanna Berlusconi, MoVimento 5 Stelle: “Già lunedì via dal Senato”

Redazione 02/08/13
Subito al voto, per allontanare Silvio Berlusconi dal Parlamento. E’ questa la richiesta del MoVimento 5 Stelle che, tramite uno dei suoi leader al Senato, Vito Crimi, già capogruppo dei grillini, invoca una soluzione rapida alla situazione del leader Pdl dopo la condanna a 4 anni in Cassazione del Cavaliere.

“”Il signor Silvio Berlusconi è stato condannato, con pena divenuta irrevocabile, a 4 anni di reclusione. Ai sensi del Decreto legislativo 235 del 2012, art. 1 e 3, è pertanto, incandidabile. Ora, nel caso di ‘incandidabilità sopravvenuta’, la legge prevede che il Senato debba deliberare di conseguenza. Immediatamente. E’ per questo motivo che oggi stesso chiederemo al presidente della Giunta per le Elezioni di convocarla subito, già il prossimo lunedì, e di prendere atto delle implicazioni, incontrovertibili e incontestabili, circa la conseguente decadenza dall’incarico di senatore del signor Silvio Berlusconi”.

Queste le parole dell’esponente del MoVimento 5 Stelle, che dunque ufficializza la posizione del partito di Beppe Grillo sulla sentenza più attesa e chiacchierata d’Italia, quella che ha imposto a Berlusconi, per la prima volta, una condanna definitiva passata in giudicato.

La legge a cui fa riferimento Crimi non è altro che la norma Severino – dal nome dell’ex ministro della Giustizia che fortemente l’aveva voluta e promossa – che determina l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza dalle cariche elettive per chiunque abbia riportato condanne penali con pena superiore ai 2 anni di carcere.

Per Berlusconi, nonostante il rinvio in Appello per calcolare l’interdizione dai pubblici uffici, il reato commesso consta di 4 anni di reclusione, che dovrebbero ridursi a uno per effetto dell’indulto. Ciò nonostante, però, la norma Severino dovrebbe essere applicabile, trattandosi di pena effettiva.

Insomma, Berlusconi sembra davvero entrato nella fase più complicata dalla sua entrata in politica nel 1994, dopo una serie interminabile di processi, assoluzioni e depenalizzazioni per effetto delle sue maggioranze di governo. Stavolta, però, non c’è stato nulla da fare: la condanna è stata confermata anche in Cassazione, rendendo di fatto il Cavaliere un pregiudicato e mettendo a serio pericolo la sua permanenza nelle istituzioni.

Ora, resta da capire cosa farà il Partito democratico, che da solo, avrebbe i voti, insieme al MoVimento 5 Stelle, per confermare la decadenza dell seggio di Berlusconi: se il Pd presterà fede alle parole di ieri del segretario Epifani“le sentenze vanno applicate” – non dovrebbero esserci dubbi sull’espulsione dell’ex premier dal Senato.

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