Dunque Anief porta avanti la propria battaglia legale, una vera e propria crociata, contro l’attuale bando di concorso che paga tutte le lacune giuridiche che presenta, intanto non cessano i rumors più o meno ufficiali su una possibile revisione al ribasso dei posti a concorso da attribuire ai vincitori, a causa del minor numero di pensionamenti e degli esuberi, mentre c’è grande attesa in merito ai chiarimenti che il ministro Carrozza dovrà dare sulla possibilità o meno di avere un altro concorso, come aveva promesso Profumo.
Come detto il sindacato Anief è diventato celebre per i contenziosi contro le esclusioni di intere categorie di candidati, la soglia di 35/50 alle preselezioni, l’obbligo della prova di inglese alla primaria e la valutazione separata della prova di laboratorio, ora è giunto il momento secondo il sindacato di Pacifico di chiedere l’applicazione del Testo Unico in materia scolastica (D.Lgs 297/1994, modificato dalla L. 124/99) anche sugli adempimenti finali, ovvero sulla costituzione delle graduatorie degli idonei.
Il concorso è stato bandito ai sensi dell’art. 400 del D.Lgs 297/1994 che autorizza il ministro a rinnovarlo ogni tre anni, dunque non potevano che essere semplici promesse da campagna elettorale le parole dette dall’ex ministro Profumo sul concorso per la primavera 2013, come del resto in molti avevano sospettato visto che erano state pronunciate nel periodo di avvicinamento alle urne. Quanto promesso da Profumo sarebbe possibile solo nel caso in cui venga emanato un secondo regolamento attuativo della legge 244/2007 da legare alla formazione iniziale.
Per questo motivo, se è vero che il concorso non può fornire altre abilitazioni, tuttavia deve assicurare una graduatoria di merito di durata triennale e fino al concorso successivo. Chi ha superato la soglia di 28/40 alle prove scritte e orali prima della valutazione dei titoli non necessariamente deve ottenere subito la cattedra, a meno che non si selezioni a priori il numero esatto dei candidati in base ai posti messi a concorso. Inoltre, il Testo Unico è stato ignorato anche laddove prevede (c. 12, art. 400) che il candidato con un punteggio inferiore a quello conseguito in occasione del precedente concorso, possa decidere di scegliere il vecchio punteggio prima della valutazione dei titoli.
Anief, quindi, si rivolge a tutti coloro che hanno superato la prova orale del concorso a cattedra ma non sono in posizione utile per la stipula del contratto T.I. nella graduatoria finale, affinché scelgano di ricorrere per chiedere la creazione di una graduatoria di merito al fine di massimizzare le proprie possibilità di immissione in ruolo nel prossimo triennio. Per richiedere le istruzioni operative, è sufficiente inviare una mail a concorsoacattedra@anief.net con oggetto: “graduatoria di merito triennale” e contenente i propri dati anagrafici, recapiti mail e telefonici.
Coloro che vogliono poter optare per il punteggio più favorevole ottenuto al termine delle prove di un precedente concorso, devono inviare una mail a concorsoacattedra@anief.net con oggetto: “punteggio precedente” e contenente i dati anagrafici, recapiti mail e telefonici.
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