“Basta fisco monstrum”: ecco i motivi della protesta di Confsal-Salfi

Redazione 03/07/13
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I lavoratori statali dell’amministrazione finanziaria puntano i piedi e protestano. Il sindacato Confsal-Salfi lancia infatti il proprio guanto di sfida al Governo indicendo per domani, giovedì 4 luglio, a Roma una mobilitazione per contestare il mancato rinnovo contrattuale e per rimarcare l’esigenza di un’effettiva riqualificazione settoriale, il tutto convalidato dalla raccolta di migliaia di firme.

Il Confsal-Salfi, sindacato maggioritario del settore agenziale con oltre 50.000 lavoratori tra Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e Area Monopoli e con il 18%, attraverso la mobilitazione dei lavoratori intende protestare e rifiutare il blocco dei contratti del pubblico impiego tanto per ragioni di legittimità istituzionale quanto per motivi di parità trattamentale, e dunque di equità, anche all’interno degli stessi comparti pubblici. Il segretario generale, Sebastiano Callipo, al riguardo asserisce: “Non solo reclamiamo lo sblocco del rinnovo contrattuale ma rivendichiamo un diverso trattamento retributivo e a un’altra considerazione”.

Siamo una categoria di lavoratori competenti e professionali che dal 2009 ha subito una perdita del potere d’acquisto di oltre il 40%. -rincara la dose Callipo- Dobbiamo gestire, ogni giorno, la reazione negativa dei contribuenti, a fronte di sempre minori risorse economiche e di personale. Purtroppo, il pernicioso mix di disinteresse politico e d’ingerenza clientelare della politica ha avvilito l’amministrazione finanziaria, cui oggi viene chiesto, per risanare i conti, di procedere senza guardare in faccia nessuno. Ma è necessario questo fisco monstrum?”.

Il sindacato presenterà anche una scheda dove verranno indicate le somme che ciascuna agenzia ha contribuito a raccogliere nelle casse dello Stato durante l’anno 2012 a fronte della c.d. spending review e dei consistenti tagli lineari subiti e che ancora sono in programma per i funzionari del settore. “Presenteremo al governo migliaia di firme per il nostro malessereha confermato il segretario generale. Un’ulteriore scheda, fornita sempre da Confsal-Salfi, cercherà poi di chiarire l’onere di lavoro di accertamento fiscale che, da ora in poi, passerà attraverso il bisturi nelle mani dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, con una previsione per tutto il 2013. Un’ultima scheda, infine, sarà specificatamente volta ad elencare  le proposte concrete che dovrebbero essere fatte per migliorare il rapporto fisco-contribuenteper agevolare e altresì rendere maggiormente efficiente l’operato dell’amministrazione finanziaria dello Stato.

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