IMU semplificata dal 2025: taglio aliquote da 250mila a 128. Cosa cambia per Comuni e cittadini

Redazione 27/09/24
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Cambia l’IMU dal 2025: o meglio, è in vigore il decreto sull’IMU semplificata, che chiede ai Comuni di dare una mega sforbiciata al mare di 250mila fattispecie di aliquote sopravvissute fino a oggi. Casi che hanno permesso alle amministrazioni di introdurre infinite differenziazioni, in nome dell’autonomia tributaria sull’imposta.

Il Decreto 6 settembre 2024 del Mef integra il vecchio decreto 7 luglio 2023, chiarendo le nuove e ridotte fattispecie in materia di imposta municipale propria (IMU), in base alle quali i comuni possono diversificare le aliquote. Alle amministrazioni viene chiesto di adeguarsi a partire da gennaio, pena l’applicazione dell’aliquota standard e la perdita di parecchi soldi. (circa 4,2 miliardi di gettito).

Ecco in breve cosa cambia per Comuni e cittadini con l’IMU semplificata dal 2025, e le nuove fattispecie nei confini della quali possono muoversi, da ora in poi, i 7.904 municipi italiani.

Indice

La riforma dell’IMU 2025

Questa riforma con semplificazione dell’imposta sulla casa, frutto di un lungo processo legislativo, ha l’obiettivo di ridurre la complessità normativa e le incombenze burocratiche per i contribuenti, oltre a uniformare alcune delle regole esistenti in materia di imposizione locale. Il decreto interviene su vari aspetti, semplificando le procedure e fornendo un elenco di 128 nuove fattispecie legate agli immobili soggetti all’IMU.

Il Decreto sull’IMU semplificata 2025

Approdato in Gazzetta ufficiale lo scorso 18 settembre, il Decreto 6 settembre 2024 del Mef, attua la tanto agognata semplificazione dell’imposta IMU, indicando ai Comuni i casi limitati in cui è possibile differenziare le aliquote applicate fino a oggi.

I 7.904 municipi italiani devono ora adeguarsi, facendo verifiche e riapprovando nuove delibere con nuove aliquote e detrazioni, nel rispetto dei soli 128 casi previsti dal provvedimento (anziché le oltre 248 mila fattispecie di oggi).

Si legge all’articolo 1: “Con il presente decreto è approvato l’allegato A, che costituisce parte integrante dello stesso e che sostituisce l’allegato A del decreto 7 luglio 2023, con cui sono state individuate le fattispecie in materia di imposta municipale propria (IMU), in base alle quali i comuni possono diversificare le aliquote”.

“L’allegato A del presente decreto modifica e integra le condizioni in base alle quali i comuni possono introdurre ulteriori differenziazioni all’interno di ciascuna delle fattispecie già previste dal decreto 7 luglio 2023”.

Le amministrazioni, stando all’articolo 2 del decreto, hanno ora l’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’elaborazione del Prospetto, utilizzando un applicazione informatica, a decorrere dall’anno di imposta 2025.

Le nuove 128 aliquote IMU 2025

Una delle novità più importanti introdotte dal Decreto sull’IMU semplificata riguarda appunto la classificazione delle fattispecie immobiliari soggette a IMU. Sono state individuate 128 nuove fattispecie, che permetteranno di identificare con maggiore precisione le tipologie di immobili imponibili o esenti dall’imposta.

Sono state integrate rispetto al precedente decreto del 7 luglio 2023 e inserite nell’Allegato A.

L’elenco, suddiviso in sezioni specifiche, include tra le altre, le seguenti categorie:

  • immobili a destinazione residenziale: comprende diverse sotto-categorie, tra cui abitazioni principali e seconde case, case vacanza e immobili di lusso.
  • immobili ad uso commerciale: negozi, uffici, capannoni e magazzini rientrano in questa fattispecie, con alcune esenzioni per gli immobili utilizzati da attività no-profit.
  • immobili destinati alla produzione di energia: centrali elettriche, fotovoltaiche e altre strutture simili, con specifiche regolamentazioni per l’IMU.

Qualche esempio delle 128 casi consentiti dall’IMU semplificata:

– Abitazione principale di categoria catastale A/1, A/8 e A/9
– Fabbricati rurali ad uso strumentale
– Fabbricati appartenenti al gruppo catastale D
– Abitazione locata o concessa in comodato
– Abitazione destinata a struttura turistico-ricettiva

    Leggi qui l’elenco completo delle 128 nuove aliquote IMU 2025

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    Silvio Rezzonico, Matteo Rezzonico, Luca Rezzonico | Maggioli Editore 2024

    IMU semplificata 2025: cosa devono fare i Comuni

    Per adeguarsi alle nuove regole introdotte con il decreto Mef, i Comuni dovranno utilizzare un’applicazione online messa a punto dal Ministero, per inserire le nuove aliquote scelte, nel censimento obbligatorio del dipartimento Finanze.
    La piattaforma aggiornata, ad oggi non è ancora disponibile, ma lo sarà sul Portale del Federalismo fiscale.
    Dovranno quindi riapprovare le proprie delibere sull’IMU, se non vorranno veder applicate in automatico le aliquote standard, senza gli aumenti locali, a partire dal 2025.

    Il sistema delle aliquote IMU

    Ricordiamo che La legge stabilisce, per ciascuna fattispecie, l’aliquota dell’IMU in una misura standard. Misura che può essere modificata dal comune, in aumento o in diminuzione, entro i margini di manovra stabiliti dalla stessa legge.
    A tal fine, il comune determina le aliquote dell’IMU con delibera del Consiglio comunale, approvata entro il termine per l’adozione del bilancio di previsione dell’anno di riferimento, fissato al 31 dicembre dell’anno precedente.

    Cosa cambia per i cittadini

    I contribuenti non dovranno fare granché, se non pagare l’Imu semplificata sulla base delle nuove aliquote fissate dal proprio Comune.

    Qualche novità potrebbe però esserci. Tra queste: l’introduzione del pagamento digitale unificato, anch’esso su piattaforma unica, e la ricezione di avvisi (email o sms) per ricordare loro importi e scadenze.

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