Lavoratori precoci: chi sono, requisiti e regole di pensionamento anticipato 2024

Paolo Ballanti 01/08/24
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A decorrere dal 1° maggio 2017 i soggetti che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni, i cosiddetti lavoratori precoci, possono sfruttare un canale di accesso anticipato alla pensione, grazie alla riduzione dell’anzianità contributiva richiesta.

Il pensionamento anticipato, oltre ad essere soggetto ad una procedura di verifica preventiva dei requisiti da parte dell’Inps, è riservato a coloro che versano in particolari condizioni di disagio lavorativo o economico, tassativamente previste dalla normativa.

Analizziamo la questione in dettaglio.

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Indice

Chi sono i lavoratori precoci

I lavoratori precoci sono coloro che, iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria (AGO), alle forme sostitutive o esclusive della medesima, in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, possono far valere almeno 12 mesi di contribuzione effettiva, antecedente al compimento del diciannovesimo anno di età.

Al ricorrere delle seguenti condizioni di disagio lavorativo e/o economico (alternative), i lavoratori precoci possono ottenere il pensionamento anticipato:

– stato di disoccupazione;
– caregiver;
– riduzione della capacità lavorativa;
– lavori gravosi.

Stato di disoccupazione

Una prima condizione idonea a ottenere il pensionamento anticipato è lo stato di disoccupazione del lavoratore precoce a causa di:


– cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento (anche collettivo);
– dimissioni per giusta causa;
– risoluzione consensuale intervenuta in sede protetta;

e conclusione integrale del sussidio di disoccupazione da almeno tre mesi.

Sono peraltro ricomprese tra le ipotesi di licenziamento anche le ipotesi di interruzione del contratto nel corso o al termine del periodo di prova, nonché la risoluzione del contratto per cessazione dell’attività aziendale.

Caregiver

Una seconda situazione che permette l’accesso al pensionamento anticipato riguarda i caregiver e la loro assistenza, al momento della richiesta di pensione e da almeno 6 mesi, garantita al coniuge, persona in unione civile, parente di primo grado convivente con disabilità con necessità di sostegno elevato o molto elevato (a norma dell’articolo 3, comma 3, Legge numero 104/1992), ovvero di un parente o affine di secondo grado convivente se i genitori o il coniuge della persona con disabilità hanno compiuto i 70 anni di età, o sono anch’essi affetti da patologie invalidanti o deceduti o mancanti.

Riduzione della capacità lavorativa

Terza condizione per il pensionamento anticipato è la riduzione della capacità lavorativa superiore o pari al 74%, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile.

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Lavori gravosi

Svolgimento in Italia di prestazioni di lavoro dipendente nelle professioni gravose (attività per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo) di cui al DM del 5 febbraio 2018 numero 367 (di seguito elencate), al momento della domanda di pensionamento anticipato e altresì da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero da almeno sei anni negli ultimi sette:

– operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
– conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
– conciatori di pelli e pellicce;
– conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
– conduttori di mezzi pesanti e camion;
– personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
– addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
– insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
– facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
– personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
– operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
– operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
– pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
– lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella – – – normativa del D.Lgs. numero 67/2011;
– marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

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Possono altresì accedere alla pensione anticipata i soggetti impiegati in mansioni usuranti e notturne, di cui al Decreto legislativo numero 67/2011, come:

– lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, ai sensi dell’articolo 2 DM 19 maggio 1999;
– lavoratori notturni con una permanenza minima nel periodo notturno;
– lavoratori addetti alla linea catena;
– conducenti di veicoli.

Tempi di accesso dei lavoratori precoci alla pensione anticipata

Nel periodo 2019/2024 i lavoratori precoci possono ottenere la pensione anticipata nel momento in cui totalizzano almeno 41 anni di contribuzione (requisito comunque soggetto all’adeguamento demografico a partire dal 2025).

Il diritto alla pensione opera in deroga ai requisiti ordinari pari a:

– 42 anni e 10 mesi per gli uomini;
– 41 anni e 10 mesi per le donne.

Il requisito contributivo ridotto può essere conseguito anche cumulando i periodi assicurativi non coincidenti, totalizzati nelle forme di assicurazione obbligatoria IVS di lavoratori dipendenti, autonomi e iscritti alla Gestione separata, nonché alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, oltre che negli enti di previdenza dei liberi professionisti.

Da quando decorre la pensione anticipata

L’accesso al trattamento pensionistico decorre dal primo giorno del trimestre successivo alla maturazione dei requisiti, in virtù del principio della cosiddetta finestra mobile.

Pensione anticipata lavoratori precoci: procedura di accesso

Per ottenere la pensione anticipata è necessario innanzitutto presentare all’Inps una domanda di riconoscimento del beneficio, entro il 1° marzo di ciascun anno.

L’istanza si trasmette collegandosi a “inps.it – Pensione e Previdenza – Pensione per i lavoratori precoci, Certificazione”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.

Le domande presentate oltre il 1° marzo e, in ogni caso, entro il 30 novembre, sono prese in considerazione esclusivamente se all’esito del monitoraggio residuano le necessarie risorse finanziarie.

A seguito dell’invio della pratica, l’Inps comunica all’interessato l’esito dell’istruttoria:


– entro il 30 giugno per le domande di verifica dei requisiti presentate entro il 1° marzo;
– entro il 31 dicembre per le domande di verifica dei requisiti trasmesse entro il 30 novembre.

In caso di esito positivo, all’interessato non resta che trasmettere all’Istituto la domanda vera e propria, disponibile collegandosi alla piattaforma “Pensione per i lavoratori precoci, Domanda” del sito “inps.it” (necessarie anche qui le credenziali SPID, CIE o CNS).

Redditi da lavoro

Il pensionamento anticipato per i lavoratori precoci è incumulabile con i redditi da lavoro subordinato o autonomo, siano essi prodotti in Italia o all’estero.

L’incumulabilità opera per un periodo di tempo pari all’anticipo garantito rispetto ai requisiti di accesso alla pensione per la generalità dei lavoratori.

Se nel periodo interessato dall’anticipo vengono comunque percepiti redditi, la pensione è sospesa dalla data di decorrenza fino alla conclusione dell’anticipo stesso. L’Inps procede inoltre al recupero integrale delle rate di pensione già percepite, compresa la tredicesima.
 

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