Decontribuzione Sud prorogata al 31 dicembre 2024: semaforo verde dall’Ue

Redazione 25/06/24
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Via libera della Commissione Ue alla proroga al 31 dicembre 2024 della Decontribuzione Sud, la misura in scadenza a fine mese con cui si incentivano, attraverso un esonero contributivo, i rapporti di lavoro dipendenti per le aziende con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La novità si legge in un comunicato del Ministero del lavoro, che cita l’annuncio del Ministro Raffaele Fitto, confermando il semaforo verde allo sgravio contributivo del 30%, a favore delle imprese del Mezzogiorno che assumono.

Ecco di cosa si tratta e la nuova scadenza.

Indice

Cos’è Decontribuzione Sud

Riconfermata via via negli anni, la Decontribuzione Sud 2024 è un incentivo introdotto per sostenere l’occupazione e la crescita economica nelle regioni del Mezzogiorno. Si traduce in una riduzione degli oneri contributivi a carico dei datori di lavoro, con l’obiettivo di favorire l’assunzione di nuovi dipendenti e di sostenere le imprese già esistenti nel Sud Italia.

E’ in vigore dal 2021 e (dati Inps) nel 2022 ha agevolato 3,1 milioni di contratti, di cui i due terzi a tempo indeterminato.

In sostanza è uno sgravio contributivo per i datori di lavoro che assumono personale nelle regioni del Mezzogiorno, che includono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Questa misura mira a ridurre il costo del lavoro per le imprese operanti in queste aree, incentivando così l’occupazione e contribuendo allo sviluppo economico regionale.

Come funziona l’esonero Decontribuzione Sud 2024

Il meccanismo della Decontribuzione Sud prevede che i datori di lavoro beneficiari possano usufruire di una riduzione dei contributi previdenziali da versare per i propri dipendenti. Tale riduzione può arrivare fino al 30% del totale degli oneri contributivi dovuti. La misura è stata progettata per essere applicabile sia alle nuove assunzioni che ai contratti già in essere, a condizione che i dipendenti siano effettivamente impiegati nelle regioni interessate.

La percentuale varia a seconda degli anni di validità e delle contribuzioni:

– in misura pari al 30% fino al 31 dicembre 2025;
– in misura pari al 20% per gli anni 2026 e 2027;
– in misura pari al 10% per gli anni 2028 e 2029.

Chi beneficia di Decontribuzione Sud 2024

Possono accedere alla Decontribuzione Sud 2024 tutti i datori di lavoro privati che operano nelle regioni del Mezzogiorno. Sono inclusi sia le piccole e medie imprese (PMI) che le grandi aziende. Per beneficiare della misura, le imprese devono rispettare specifici requisiti, come non avere in corso procedure di licenziamento collettivo o individuale per giustificato motivo oggettivo nelle sedi situate nelle regioni interessate.

I datori di lavoro devono appunto operare nelle regioni del Sud, comprese tra:

Abruzzo,
Basilicata,
Calabria,
Campania,
Molise,
Puglia,
Sardegna e
Sicilia.

Come si accede all’esonero contributivo del 30%

Per accedere alla Decontribuzione Sud 2024, i datori di lavoro devono presentare apposita domanda all’INPS, utilizzando i moduli e le procedure indicate dall’istituto. È importante verificare attentamente i requisiti e le scadenze per la presentazione delle domande, al fine di assicurarsi di poter beneficiare degli sgravi previsti.

In particolare, per richiedere l’incentivo, i datori di lavoro devono presentare domanda all’INPS entro 30 giorni dalla data di assunzione del lavoratore, tramite il portale web dell’INPS oppure tramite i Patronati. Una volta presentata la domanda, l’Istituto verificherà il diritto allo sgravio.

Proroga al 31 dicembre 2024 di Decontribuzione Sud

La buona notizia è che salta l’iniziale scadenza del 30 giugno per accedere allo sgravio. l’Ue ha infatti acceso il semaforo verde alla proroga della misura fino al 31 dicembre 2024.

Ad annunciarlo il ministro per gli Affari Ue, il Sud, la Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, in coda a un incontro con la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, questa mattina a Bruxelles.

Notizia che si legge anche in una nota del Ministero del lavoro, da dove la Ministra Calderone ringrazia Fitto e Margrethe Vestager.

“La proroga della Decontribuzione Sud, che ha consentito alle nostre aziende del Mezzogiorno di crescere e partecipare al generale rilancio dell’occupazione è un risultato del governo italiano per il quale ringrazio il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto e in modo particolare la Vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Margrethe Vestager – ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone -; questa decisione è il riconoscimento del fatto che la decontribuzione è oggi necessaria per le nostre aziende del Mezzogiorno, per continuare nel percorso intrapreso di riduzione dei divari territoriali e promozione delle imprese, del lavoro e del sistema produttivo nel suo complesso”, ha affermato Calderone.


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