L’Isee 2024 ha l’obiettivo di valutare e confrontare la condizione economico-patrimoniale del nucleo familiare al fine di stabilire il diritto ad una serie di prestazioni sociali agevolate. Per esteso si chiama infatti Indicatore della situazione economica equivalente.
L’Isee rappresenta quindi un metodo oggettivo e univoco per determinare l’accesso e la misura di sussidi e prestazioni a sostegno delle famiglie come, ad esempio, l’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto Formazione e Lavoro (SFL).
Per ottenere l’Isee è necessario fornirne gli elementi utili per il calcolo presentando la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), in autonomia sul portale “inps.it” o avvalendosi dell’assistenza dei CAF.
La DSU contiene quindi le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare.
L’ultima Legge di bilancio è intervenuta, tra le altre cose, proprio sulle modalità di calcolo dell’Isee, in particolare sugli elementi che concorrono alla formazione del patrimonio mobiliare, come titoli di Stato e libretti postali.
Le modifiche della Manovra 2024 sono tali da costringere i nuclei familiari interessati a ripresentare la DSU in modo da ottenere un Isee aggiornato.
Analizziamo la questione in dettaglio.
Indice
- Esclusione titoli di Stato da Isee 2024: la norma
- Isee senza titoli di Stato: entrata in vigore
- Resta l’obbligo di indicare i titoli di Stato
- Nuovo Isee 2024: la bozza del Dpcm
- Il parere del Garante Privacy
- Attesa per la pubblicazione del dpcm in Gazzetta ufficiale
- Quali conseguenze per i cittadini?
- Fondamentali le istruzioni Inps
Esclusione titoli di Stato da Isee 2024: la norma
La Legge 30 dicembre 2023 numero 213 (Manovra 2024) ha previsto all’articolo 1, comma 183, l’esclusione dal calcolo dell’Isee di:
– titoli di Stato indicati all’articolo 3 del Testo unico in materia di debito pubblico, approvato con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 dicembre 2003 numero 398);
– prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.
Limite di importo
L’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’Isee opera fino a un valore complessivo di 50 mila euro.
BOT, BTP e risparmio postale
L’articolo 1, comma 183 permette di escludere dal calcolo dell’Isee, da un lato, i titoli di Stato e, dall’altro, i prodotti finanziari di raccolta del risparmio postale, come:
– BTP;
– BOT;
– CTZ;
– CCT;
– Buoni fruttiferi postali;
– Libretti di risparmio postali.
Isee senza titoli di Stato: entrata in vigore
La modifica disposta dalla Manovra 2024, come chiarito dall’Inps nel Messaggio del 12 gennaio 2024 numero 165, non ha tuttavia effetti immediati sul calcolo dell’Isee.
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in risposta alla richiesta di parere dell’Inps, ha infatti precisato che l’entrata in vigore della disposizione “non è immediata essendo subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento recante la disciplina dell’ISEE (DPCM n. 159 del 2013)” (Messaggio numero 165/2024).
Resta l’obbligo di indicare i titoli di Stato
Nelle more delle modifiche al regolamento sull’Isee resta immutata la disciplina sul patrimonio mobiliare da assumere per il calcolo dell’Indicatore.
Di conseguenza, nelle DSU “presentate a partire da gennaio 2024”permane l’obbligo di indicare “tutti i rapporti finanziari declinati all’articolo 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159 e posseduti al 31 dicembre 2022 dai soggetti appartenenti al nucleo familiare” (Messaggio Inps numero 165/2024).
Nuovo Isee 2024: la bozza del Dpcm
Lo scorso 19 aprile il Ministero dell’economia e delle finanze ha trasmesso all’Autorità garante per la protezione dei dati personali lo schema di Dpcm recante le modifiche al regolamento sulla disciplina dell’Isee.
Tra le novità dello schema di decreto figura l’attuazione di quanto previsto dall’articolo 1, comma 183 della Manovra 2024 in materia di esclusione, dal calcolo dell’Isee, dei titoli di Stato fino al valore complessivo di 50 mila euro.
Il parere del Garante Privacy
Investito della questione il Garante per la protezione dei dati personali si è espresso sullo schema di Dpcm con il Parere del 9 maggio 2024 numero 290.
Nel documento l’Autorità ha espresso “parere favorevole sullo schema di decreto in esame, in ragione della conformità” delle novità normative “alla disciplina sulla protezione dei dati personali, anche tenuto conto che le modifiche apportate non incidono sulle garanzie assicurate in relazione ai trattamenti di dati personali effettuati in tale ambito” (portale “garanteprivacy.it – Provvedimenti – Parere del Garante”).
Attesa per la pubblicazione del dpcm in Gazzetta ufficiale
Ricevuto l’ok del Garante privacy a questo punto manca solo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Dpcm perché lo stesso possa ufficialmente entrare in vigore e, con esso, il nuovo Isee 2024 con l’esclusione dei titoli di Stato.
Quali conseguenze per i cittadini?
Nelle more dell’adozione del nuovo Isee 2024, i cittadini, come descritto, hanno continuato a presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica comprensiva del valore dei titoli di Stato detenuti dai componenti il nucleo familiare interessato.
Con l’entrata in vigore del Dpcm troverà attuazione il nuovo metodo di calcolo dell’Isee 2024. Di conseguenza, le famiglie con titoli di Stato in portafoglio dovranno, con tutta probabilità, presentare una nuova DSU e ottenere così un Isee che tenga conto dell’esclusione di BTP, BOT e altri titoli simili, in attuazione di quanto previsto dalla Manovra 2024.
Senza una DSU rettificativa, l’Isee del nucleo familiare resterà pertanto condizionato dalla presenza dei titoli di Stato.
Vista l’importanza dell’Indicatore in termini di accesso e importo di numerose prestazioni economiche, le famiglie avranno tutto l’interesse ad ottenere un Isee alleggerito dei vari BOT, BTP e libretti postali.
Fondamentali le istruzioni Inps
Prima di procedere alla presentazione della DSU e al rilascio di un nuovo Isee è necessario attendere le istruzioni dell’Inps, che saranno fornite con appositi messaggi / circolari, alla stregua di quanto accaduto in passato per altre novità normative.
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