Il Trattamento di fine rapporto (Tfr) si caratterizza per essere una somma spettante al dipendente nel momento in cui il contratto di lavoro si interrompe, la cui maturazione avviene però nel corso di ciascun mese in forza in azienda. Il fatto che il Tfr maturi dall’inizio del contratto sino al momento in cui lo stesso viene a cessare fa sì che possano passare tra i due momenti più mesi se non addirittura anni.
Tutto questo ha effetti sulle modalità di calcolo del Trattamento di fine rapporto, dal momento che è stato previsto un meccanismo di rivalutazione per far fronte agli aumenti del costo della vita, oltre che sulla tassazione fiscale, attraverso l’applicazione di un’aliquota media, calcolata con riguardo al Tfr totale e agli anni di maturazione dello stesso.
Analizziamo quindi in dettaglio come si calcola il Tfr, aggiungendo anche alcuni esempi di importo netto.
Indice
Calcolare il Tfr lordo
Il primo passaggio per calcolare il Trattamento di fine rapporto è determinarne l’ammontare lordo. Quest’ultimo è il risultato della somma dei singoli accantonamenti mensili che maturano dall’inizio del rapporto sino alla cessazione dello stesso.
L’accantonamento mensile
L’accantonamento si ottiene dividendo la retribuzione mensile di riferimento (detta anche retribuzione utile Tfr) rappresentata, salvo diverse previsioni dei contratti collettivi, da tutte le somme corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale e con esclusione di quanto corrisposto a titolo di rimborso spese, compreso l’equivalente delle prestazioni in natura.
Dividere per 13,5
Una volta ottenuta la retribuzione utile Tfr questa dev’essere divisa per il coefficiente fisso 13,5:
Accantonamento mensile = retribuzione utile Tfr / 13,5.
Prelevare il contributo addizionale
Dall’accantonamento mensile dev’essere prelevato un contributo addizionale a beneficio dell’Inps, a carico del lavoratore ma versato dall’azienda, pari allo 0,50% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali.
Ipotizziamo che quest’ultima sia pari a 1.500,00 euro.
In tal caso il contributo addizionale corrisponde a 1.500,00 * 0,50% = 7,50 euro.
Calcolo del Tfr lordo
Il Tfr lordo mensile accantonato è in definitiva pari a:
(retribuzione utile Tfr / 13,5) – contributo addizionale 0,50%.
La somma dei dodici accantonamenti mensili (determinati in base alla formula descritta) rappresenta la quota annua di Tfr lordo che si aggiunge a quella delle annualità precedenti. Insieme, l’accantonamento dell’anno corrente e quello degli anni precedenti a partire dall’assunzione, formano il fondo Tfr. Dove si trova il TFR nel cedolino NoiPA? Ne abbiamo parlato in questo articolo.
Rivalutazione del fondo Tfr
L’intero fondo Tfr, eccezion fatta per la quota maturata nell’anno, viene rivalutato al 31 dicembre di ogni anno. La rivalutazione del fondo si calcola applicando un tasso costituito dal valore dell’1,5% cui si somma il 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, accertato dall’Istat, rispetto al mese di dicembre dell’anno precedente:
Coefficiente di rivalutazione = (indice dicembre – indice dicembre precedente) / indice dicembre precedente * 75% + 1,5%.
Una volta ottenuto il tasso questo si applica al fondo Tfr maturato al 31 dicembre dell’anno precedente, in modo da avere l’importo della rivalutazione.
Tfr totale
Il Tfr lordo totale è rappresentato dalla somma dei tre elementi:
- Fondo Tfr al 31 dicembre dell’anno precedente;
- Tfr maturato nell’anno;
- Rivalutazione.
Il volume Paghe e contributi 2024 analizza tutti i passaggi per la determinazione degli importi spettanti ai dipendenti durante le molteplici situazioni (malattia, maternità, infortunio, liquidazione del TFR etc.) che possono verificarsi nello svolgimento del rapporto di lavoro e per il calcolo dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali.
Come si calcola il Tfr netto?
Innanzitutto, è bene precisare che il Tfr, a differenza della retribuzione mensile, non è soggetto a contributi previdenziali e assistenziali.
Calcolare la trattenuta fiscale
Per determinare l’ammontare netto del Trattamento di fine rapporto da liquidare al dipendente è necessario sottrarre al Tfr lordo totale l’apposita trattenuta fiscale. Il calcolo di quest’ultima è diverso rispetto alle competenze riconosciute nel corso del rapporto di lavoro. Si parla infatti di tassazione separata, a causa della particolarità del Tfr, quale somma di accantonamenti di competenza di annualità diverse, ciascuna con un reddito complessivo ai fini fiscali differente.
Per questo motivo, l’imposta sul Tfr è pari ad un’aliquota media, calcolata in funzione del reddito di riferimento, rappresentato dall’intero Trattamento di fine rapporto maturato.
Irpef lorda
Determinata l’aliquota percentuale media questa si applica alla somma imponibile, ottenendo così la trattenuta fiscale lorda, da cui devono essere sottratte le detrazioni, se spettanti.
Dall’operazione Irpef lorda – detrazioni si ottiene l’ammontare della trattenuta fiscale.
Tfr netto
Il Tfr netto da liquidare al dipendente è il risultato di:
Tfr totale – trattenuta fiscale.
Come si calcola il TFR: esempi di importo
Chiarito il calcolo del Tfr ecco riportati in tabella una serie di esempi di importo, diversi a seconda del tipo di retribuzione del dipendente e degli anni in forza in azienda.
Data di assunzione | Data cessazione | Retribuzione mensile lorda applicata nell’ultimo mese di lavoro | Tfr netto |
1° settembre 2003 | 31 marzo 2024 | 906,50 euro lordi (part-time 50%) | 22.840,00 euro |
7 novembre 2016 | 31 marzo 2024 | 1.384,57 euro lordi (part-time 80%) | 7.580,00 euro |
5 gennaio 2020 | 31 marzo 2024 | 1.132,41 euro lordi (part-time 68%) | 3.579,63 euro |
15 settembre 2023 | 02 febbraio 2024 | 723,59 euro lordi (part-time 45%) | 251,39 euro |
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