Cartelle di pagamento: come rateizzare i debiti fino a 120 rate. La guida 2024

Redazione 24/05/24
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Cosa deve fare il cittadino che non riesce a saldare in una soluzione unica tutti gli importi risultanti dalle cartelle di pagamento? Come splittare in più tranche le somme dovute, per non sentirsi affogati dai debiti?

Diciamo subito che questi possono essere rateizzati fino a un massimo di 120 tranche. Per chi volesse sapere come fare, è online la guida aggiornata al 2024, messa a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

Tutte le info su come chiedere e ottenere la rateizzazione delle cartelle, o la proroga di una dilazione in corso, sono incluse in questa guida sulle rateizzazioni delle cartelle di pagamento, pubblicata sui siti agenziaentrate.gov.it e agenziaentrateriscossione.gov.it. Si può anche scaricare in fondo a questo articolo.

Ecco tutte le carte che il cittadino può giocarsi, dal momento in cui riceve una cartella di pagamento.

Indice

Come accedere alla rateazione delle cartelle di pagamento

Per accedere al beneficio della rateizzazione, il contribuente deve, a seconda dei casi, semplicemente dichiarare o anche comprovare in sede di presentazione della richiesta:

– la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica, che gli impedisce di far fronte in un’unica soluzione al pagamento del debito. Tale condizione consente l’accesso alla rateizzazione fino a un numero massimo di 72 rate (6 anni);
– la comprovata e grave situazione di difficoltà, legata alla congiuntura economica, indipendentemente dalla propria responsabilità, nel caso in cui il contribuente può sostenere l’onere finanziario del pagamento rateizzato solo se le rate sono superiori a 72; in questo caso si può rateizzare fino a un numero massimo di 120 rate (10 anni);
– il comprovato peggioramento del suo stato di temporanea difficoltà economica, nel caso in cui per sopraggiunti eventi, risultino peggiorate le sue condizioni patrimoniali e reddituali in misura tale da rendere possibile la rimodulazione del piano di rateizzazione precedentemente concesso.

Leggi anche > Come sapere se ho un debito con l’Agenzia entrate: ecco il servizio online.

Come funziona la rateizzazione delle cartelle di pagamento

La guida 2024 precisa anzitutto che le somme richieste nelle cartelle di pagamento possono essere spezzettate in più tranche, sempre che rientrino tra le somme iscritte a ruolo da:

Amministrazioni stataliAgenzie istituite dallo StatoAutorità  amministrative indipendenti e altri Enti pubblici previdenziali;
altri Enti creditori (ComuniRegioniecc.) a meno che non abbiano optato per una diversa determinazione. E’ disponibile qui l’elenco degli Enti che hanno scelto di gestire da sé la rateizzazione dei loro crediti.

Le modalità di riscossione debiti prevedono diverse modalità di pagamento da parte del contribuente moroso nei confronti del fisco.

Anzitutto dobbiamo distinguere tra riscossione ordinaria e straordinaria, ognuna con le proprie caratteristiche.

Rateizzazione ordinaria a 72 rate

Le rateizzazioni ordinarie permettono di dilazionare il debito, di qualunque importo, fino a un massimo di 6 anni (72 rate).

Questa modalità di rateizzazione è prevista per i contribuenti che si trovano in una temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica. Le rate possono essere di importo costante o crescente su richiesta del contribuente. La rata minima è di 50 euro.

Rateizzazione ordinaria per importi fino a 120 mila euro
Se la somma che si intende rateizzare è inferiore a 120mila euro, è possibile farlo direttamente online con il servizio “Rateizza adesso”, disponibile nell’area riservata del sito internet agenziaentrateriscossione.gov.it, senza dover presentare alcuna documentazione.

Rateizzazione ordinaria per importi superiori a 120 mila euro
Se l’importo che si intende dilazionare supera 120mila euro, la domanda di rateizzazione ordinaria – 72 rate – va presentata via Pec attraverso i moduli specifici disponibili sul sito.

In questo caso è necessario allegare anche la documentazione che attesti la “temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica”. Quindi, se chi fa la richiesta è una persona fisica, deve usare il modello R2 e presentare la certificazione Isee del nucleo familiare. Se si tratta di persona giuridica, insieme al modello R3 la documentazione da allegare è riferita allo stato economico-patrimoniale dell’azienda.

Rateizzazione straordinaria a 120 Rate

Questa modalità è destinata ai contribuenti che, oltre alla temporanea difficoltà economica, dimostrano una grave e comprovata situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica.

Se il contribuente si trova in “comprovata e grave situazione legata alla congiuntura economica” può chiedere una rateizzazione straordinaria, che permette di dilazionare il debito, di qualunque importo, fino a un massimo di 10 anni (120 rate). 

In questo caso, insieme al modulo di richiesta bisogna allegare la documentazione che attesti la presenza del requisito di difficoltà.

Nel caso di persona fisica, il modello si chiama “R4” e la documentazione da presentare è la certificazione Isee, comprensiva dell’indicatore Isr.

Se chi chiede di rateizzare è una persona giuridica, il modello è “R5” e la documentazione da allegare è riferita allo stato economico-patrimoniale dell’azienda.

Proroga Piano rateazione delle cartelle di pagamento

Se peggiora la situazione di obiettiva difficoltà economica, il contribuente può richiedere una proroga del piano di rateizzazione una sola volta.

Proroga Ordinaria
Fino a un massimo di ulteriori 72 rate.

Proroga Straordinaria
Fino a un massimo di 120 rate se, oltre al peggioramento della difficoltà economica, c’è una grave e comprovata situazione legata alla congiuntura economica.

Modalità di richiesta: utilizzo degli stessi modelli delle rateizzazioni (R1, R2, R3, R4, R5) e indicazione del numero di protocollo della rateizzazione per la quale si richiede la proroga.

Decadenza dal piano di rateizzazione

Il contribuente decade dai benefici della rateizzazione se non paga un certo numero di rate non consecutive, che variano:

Rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020: Decadenza dopo 18 rate non pagate.
Rateizzazioni concesse dal 1° gennaio 2022 al 15 luglio 2022: Decadenza dopo 5 rate non pagate.
Rateizzazioni presentate dal 16 luglio 2022: Decadenza dopo 8 rate non pagate.

Per tutti gli altri dettagli relativi alla possibilità di rateizzare le cartelle di pagamento, è possibile consultare la guida aggiornata 2024, scaricandola nel box qui sotto:

Scarica la guida alla rateizzazione 2024

Vademecum 2024 – Rateizzazione delle cartelle di pagamento 2 MB

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Foto copertina: istock/M2K7

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