Ristrutturazione edilizia: 10 mosse per avere i bonus nel 2013

Redazione 03/06/13
Cambia il bonus per il risparmio energetico, che diventa extra – large, visto che passa dal 36% al 65% ma i pilastri su cui si regge restano sempre quelli: bonifico e fattura. Questo è quanto è stato messo a punto venerdì scorso dal Governo, così come per il 50% sulle ristrutturazioni edilizie prolungato fino al termine di quest’anno. L’incremento delle percentuali non influisce sul piccolo “codice” normativo che si è creato durante gli anni sulla scorta delle circolari e delle risoluzioni delle Entrate.

Per chi vuole cominciare a capire la fattibilità dei lavori, è possibile fin da ora delineare una check – list anche senza essere a conoscenza dei dettagli applicativi delle nuove disposizioni. Sono almeno dieci i punti chiave da non tralasciare, selezionati da Agefis, l’Associazione dei geometri fiscalisti e frutto dell’esperienza sul campo dei propri associati.

Si va dal rispetto delle norme edilizie fino agli adempimenti con l’Enea nella circostanza degli interventi per il risparmio energetico. In certi momenti, l’errore si nasconde dietro semplici detrazioni, come nel caso di chi presenta la Scia o la comunicazione al Comune e poi cambia leggermente il progetto senza dar conto allo sportello unico; una difformità che può comportare una violazione edilizia, ma che può anche far perdere la detrazione, con conseguenze economiche molto pesanti per il proprietario.

A partire dal 14 maggio 2011 non c’è più bisogno di fare la Comunicazione di inizio lavori al centro operativo delle Entrate di Pescara, né di indicare separatamente la manodopera nelle fatture a saldo per i lavori, tuttavia ciò non determina che le formalità possano essere aggirate del tutto. E’ necessario in ogni caso l’allineamento perfetto tra chi risulta intestatario delle fatture o delle ricevute e chi segue i pagamenti. Una questione molto delicata che si è verificata con le dichiarazioni dei redditi di quest’anno concerne poi la certificazione dell’amministratore di condominio per i lavori realizzati sulle parti comuni dei palazzi.

In queste circostanze, il professionista deve indicare chiaramente su quali spese si può applicare la detrazione del 36% (valida fino al 25 giugno dell’anno scorso) e su quali si ha il 50% (introdotto dal 26 giugno 2012 e ora prorogato fino al 31 dicembre quest’anno). Se la certificazione non è precisa, il contribuente sbaglia a compilare il modello 730 o il modello Unico, con tutto ciò che ne consegue in caso di controlli.

Lo stesso problema si ripropone nel 730 e in Unico 2014 per le spese finalizzate al risparmio energetico sostenute quest’anno: sui bonifici eseguiti fino alla fine di giugno si potrà avere il 55%, su quelli successivi il 65%. La situazione, poi, potrebbe riproporsi anche nel 2014, dal momento che per i soli condomini il bonus del 65% durerà fino al 30 giugno dell’anno prossimo, salvo poi scendere al 36% dal 1° luglio.

Non bisogna dimenticare, infatti, che la più modesta detrazione del 36% è un’agevolazione permanente, inserita nel Testo unico delle imposte sui redditi (articolo 16-bis) e premia anche gli interventi per il risparmio energetico, oltre che i lavori di recupero edilizio. 

Leggi il testo del Decreto sugli Eco – bonus.

Redazione

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