“La legge del 14 settembre 2011 n°148 – dichiara il Codacons – prevede che, a tutela del cliente, il professionista abbia l’obbligo di stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale“. “Ebbene, – prosegue il Codacons – la stipula di tali convenzioni dovrebbe essere orientata su principi di trasparenza e di equità, al fine di evitare il sorgere di criticità concorrenziali”.
“Ci siamo rivolti all’Antitrust -continua l’associazione– proprio perché questo principio di trasparenza è venuto meno nel momento in cui la ‘Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Forense’ ha stipulato un’unica convenzione assicurativa con una sola compagnia, senza peraltro indire alcuna gara pubblica”. “Al fine di garantire un pieno confronto competitivo, l’Antitrust ha così accolto la richiesta del Codacons, chiedendo formalmente alla Cassa Forense di adottare forme di selezione delle compagnie assicurative convenzionate limpide e non discriminatorie” riporta ancora l’associazione dei consumatori.
“Nello specifico l’Antitrust, – prosegue il Codacons – in una segnalazione inviata alla Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Forense, scrive: ‘L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato rileva alcune problematiche concorrenziali in merito alle modalità di stipulazione della convenzione relativa alle polizze per la responsabilità civile professionale degli avvocati iscritti a codesta Cassa Nazionale Previdenza e Assistenza Forense’. Appare necessario contemperare l’esigenza, perseguita dal Legislatore, di ottenere, attraverso una contrattazione centralizzata, offerte vantaggiose per i soggetti obbligati alla copertura assicurativa con la necessità di seguire forme di contrattazione che non determinino preclusioni per gli operatori del settore e che incentivino il massimo confronto competitivo’”.
“Dalle informazioni a disposizione dell’Autorità risulta, invece, – continua la segnalazione dell’Antitrust riferita dal Codacons – che la Cassa abbia stipulato un’unica convenzione assicurativa con un’unica compagnia e senza porre in essere procedure di evidenza pubblica. Al fine di assicurare un pieno confronto competitivo, l’Autorità auspica, pertanto, che la Cassa adotti forme di selezione delle compagnie assicurative convenzionate trasparenti e non discriminatorie che potranno garantire il raggiungimento di soluzioni ottimali anche per i futuri fruitori della convenzione”.
“Ora presenteremo – conclude il Codacons – un esposto alla Corte dei Conti per verificare se il comportamento della Cassa Forense abbia determinato danni erariali e inoltreremo una diffida a tutti gli ordini professionali affinché rispettino il principio concorrenziale ribadito dall’Antitrust”.
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