Incentivo al posticipo pensione 2024: le date e come riceverlo in busta paga

Paolo Ballanti 20/03/24
Allegati

L’Inps ha fornito istruzioni e chiarimenti sull’incentivo al posticipo pensione per chi rinuncia al pensionamento anticipato flessibile e continua a lavorare.

Ricordiamo infatti che la Manovra di bilancio 2024 ha previsto il diritto alla pensione anticipata, a beneficio di quanti totalizzano, nell’anno corrente, un’età anagrafica di almeno 62 anni ed un’anzianità contributiva minima di 41 anni.

Gli iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e alle forme esclusive e sostitutive della medesima gestite dall’Inps, nonché alla Gestione separata che maturano i requisiti citati ottengono, previa domanda, la pensione anticipata flessibile, determinata secondo le regole di calcolo del sistema contributivo, previste dal Decreto legislativo 30 aprile 1997 numero 180.

La prestazione, in ogni caso, è riconosciuta per un valore lordo mensile massimo non superiore a quattro volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente, per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto ai requisiti ordinari contemplati per la pensione di vecchiaia.
Nei confronti dei lavoratori dipendenti che, avendo maturato il diritto alla pensione anticipata, scelgono di proseguire l’attività lavorativa, possono rinunciare all’accredito della quota di contributi a loro carico. In questo modo, gli importi altrimenti destinati all’Inps, vengono erogati direttamente all’interessato, andando così ad aumentare il netto spettante in busta paga.

Con il Messaggio Inps n.1107 del 14 marzo 2024 numero 1107 sono state comunicate le date di decorrenza dell’esonero contributivo, conosciuto come incentivo al posticipo pensione, per quanti maturano il diritto alla pensione anticipata flessibile nell’anno corrente

Analizziamo la novità in dettaglio.

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Messaggio Inps 1107 del 14 marzo 2024 39 KB

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Indice

Cos’è l’incentivo al posticipo pensione

A norma di quanto disposto dall’articolo 1, comma 140, della Manovra 2024, i lavoratori dipendenti, iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria ovvero a forme sostitutive ed esclusive della stessa, che maturano il diritto alla pensione anticipata flessibile nell’anno corrente e scelgono di proseguire l’attività lavorativa possono accedere ad uno sgravio contributivo, conosciuto come incentivo al posticipo pensione.

Come funziona l’incentivo al posticipo pensione

L’incentivo si concretizza in un abbattimento totale dei contributi IVS – Invalidità, Vecchiaia e Superstiti a carico del lavoratore e come tali trattenuti in busta paga dal datore di lavoro, salvo poi essere versati all’Inps con modello F24, unitamente a quelli dovuti dal datore stesso.

Di conseguenza, grazie allo sgravio in argomento, i contributi IVS a carico del lavoratore, non trattenuti, vengono interamente versati a quest’ultimo insieme alla retribuzione, andando così ad aumentare il netto in busta.

Le somme così erogate sono da intendersi:

  • Non imponibili ai fini contributivi;
  • Imponibili ai fini fiscali.

Posticipo pensione 2024: durata dello sgravio IVS

Sotto il profilo temporale, lo sgravio cessa di produrre effetti al ricorrere di una delle seguenti ipotesi:

  • Esercizio della facoltà di rinuncia con decorrenza dal primo giorno del mese successivo;
  • Al raggiungimento del requisito anagrafico per il diritto alla pensione di vecchiaia ai sensi dell’articolo 24, comma 6, del Decreto – legge numero 201/2011 nel caso di contribuzione accreditata in due o più gestioni previdenziali ovvero dell’età anagrafica inferiore richiesta per la pensione di vecchiaia ai sensi di disposizioni di legge più favorevoli, nelle ipotesi in cui sia presente contribuzione in un’unica gestione;
  • Al conseguimento di una pensione diretta, eccezion fatta per l’assegno ordinario di invalidità di cui alla Legge numero 222/1984, a carico, anche pro quota, delle gestioni previste dall’articolo 14.1 del Decreto – legge numero 4/2019.

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Incentivo al posticipo pensione: le date 2024

Come reso noto dall’Inps con il Messaggio numero 1107/2024 per coloro che maturano il diritto alla pensione anticipata flessibile nell’anno 2024, l’esonero contributivo non può avere una decorrenza antecedente al:

  • 2 agosto 2024, per i dipendenti di un datore di lavoro privato, se il trattamento pensionistico è liquidato a carico della Gestione esclusiva dell’AGO;
  • 1° settembre 2024, per i lavoratori dipendenti di un datore di lavoro privato, se il trattamento pensionistico è liquidato a carico di una Gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO;
  • 2 ottobre 2024, per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, di cui all’articolo 1, comma 2, del Decreto legislativo 30 marzo 2001 numero 165, se il trattamento pensionistico è liquidato a carico della Gestione esclusiva dell’AGO;
  • 1° novembre 2024 per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, di cui all’articolo 1, comma 2, del Decreto legislativo numero 165/2001, se il trattamento pensionistico è liquidato a carico di una Gestione diversa da quella esclusiva dell’AGO.

Come ottenere lo sgravio IVS

Il lavoratore che intende avvalersi dell’incentivo al posticipo del pensionamento “deve darne comunicazione all’INPS, che provvede alla verifica dei requisiti di spettanza dell’incentivo” (Circolare del 22 settembre 2023 numero 82).

Invio della domanda all’Inps

La domanda di accesso allo sgravio può essere presentata dal lavoratore, in alternativa:

  • in autonomia, se in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS, collegandosi al portale “inps.it – Pensione e Previdenza – Domanda di pensione” e, proseguendo all’interno dell’area tematica “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci”;  >> Leggi come usare la CIE al posto dello SPID.
  • avvalendosi dei servizi telematici offerti dagli Istituti di patronato;
  • chiamando il Contact Center Integrato al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06.164.164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Istruttoria Inps
Dopo aver ricevuto l’istanza, l’Inps verifica il raggiungimento da parte del lavoratore dei requisiti minimi per l’accesso al trattamento di pensione anticipata e, entro 30 giorni dalla presentazione della relativa richiesta o dalla data di acquisizione della eventuale documentazione integrativa necessaria, comunica all’interessato l’esito della domanda e al datore di lavoro, attraverso il servizio “Comunicazione bidirezionale”, l’accoglimento della stessa.

Azione da parte del datore di lavoro
Solo all’esito dell’avvenuta comunicazione da parte dell’Inps al datore di lavoro, quest’ultimo “procederà con gli adempimenti a proprio carico, ossia a non effettuare il versamento della quota di contribuzione a carico del lavoratore” (Circolare numero 82/2023).

Qualora la decorrenza dell’incentivo riguardi periodi in cui “le contribuzioni siano state già versate, il datore di lavoro procede, tramite conguaglio, al recupero di quanto precedentemente versato
 

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