Sul solito sottofondo di risate più o meno sguaiate, Crozza ha continuato a colpire sul nervo scoperto del quadro politico, imitando anche Antonio Ingroia in una finta tesi d’accusa contro Silvio Berlusconi. “La Boccassini – ha poi proseguito Crozza – ha detto che Ruby avrebbe ricevuto 4,5 milioni di euro e Berlusconi ha negato di averci fatto sesso. Quattro milioni e mezzo – si chiede – e non gliel’ha neanche data? Questo è l’imprenditore più scaltro che abbiamo in Italia”.
Quindi, la satira corrosiva di Crozza non può eludere quanto avvenuto sabato a Brescia, con la manifestazione del Pdl interrotta dalle contestazioni di gruppi avversi alla falange berlusconiana, schierata al gran completo in difesa del proprio leader: “Anche il Ministro dell’Interno Alfano ha manifestato contro i giudici. Sarebbe come vedere il mio direttore di Banca vestito da black bloc che sfascia il suo Bancomat da dentro”.
Insomma, siamo alle solite, allarga le braccia un rassegnato Crozza: “Da vent’anni siamo bloccati sui problemi giudiziari di Berlusconi. Basta, risolviamola una volta per tutte. Facciamo una riforma del Codice penale, chiamiamolo Codice opinabile, scrivendo che la legge non è uguale per lui…”
Anche da altre parti, però, le cose non vanno molto meglio, se si pensa che “mezzo Parlamento è preoccupato per le condanne di berlusconi, l’altra metà per gli scontrini di Grillo. Siamo al bipolarismo perfetto”, riferendosi, naturalmente, alla questione diaria sì, diaria no dentro al MoVimento 5 Stelle.
Guarda il video di Maurizio Crozza a Ballarò, il 14 maggio 2013
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