Non è molto rassicurante il quadro della pensione anticipata con Ape sociale nel 2024. Cambiano infatti le regole sui requisiti e finestre, e cambia soprattutto l’elenco dei lavori gravosi che ne garantiscono l’accesso ai lavoratori.
Prima di tutto l’età minima per accedere a questa opzione non è più 63 anni, come è sempre stato, ma è cresciuta di 5 mesi. A questo poi si deve aggiungere la finestra mobile di 3 mesi, che rende l’attesa ancora più lunga.
Come se non bastasse il governo ha deciso di ridurre l’elenco delle attività considerate gravose e usuranti che danno diritto a chi le svolge di accedere a questo al meccanismo. Viene in sostanza cancellata la lista aggiuntiva approvata nel 2023. Di conseguenza molti lavoratori resteranno esclusi.
Ecco in breve chi resta fuori da Ape sociale quest’anno.
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Indice
Ape sociale: i requisiti di età 2024
Non bastano più 63 anni di età anagrafica. Dal 2024 per accedere al meccanismo Ape sociale è d’obbligo il raggiungimento della soglia 63 anni e 5 mesi. Questa la prima novità delle pensioni targate Meloni. Questo a prescindere dalla categoria in cui si trova il richiedente.
Categoria di appartenenza
Oltre ai requisiti descritti sopra, occorre anche appartenere a una delle seguenti categorie:
- stato di disoccupazione;
- caregiver di persona disabile da almeno 6 mesi;
- capacità lavorativa ridotta pari almeno al 74%;
- lavoratore impegnati in lavori gravosi
E sull’ultima classe di appartenenza iniziano i tasti dolenti, perché l’elenco delle attività lavorative pensanti e gravose non sarà più quello del 2023. La lista si riduce di parecchio, novità che lascerà fuori da Ape sociale diversi lavoratori, il cui lavoro svolto non sarà più considerato gravoso.
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Ape sociale: nuovo elenco lavori gravosi 2024
Nel caso di lavoratori impegnati in attività usuranti, al momento della data di decorrenza dell’Ape deve trattasi di un lavoratore dipendente che abbia svolto in Italia, da almeno sette anni negli ultimi dieci o almeno sei anni negli ultimi sette, attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo.
La categoria dei lavori gravosi, come noto, è stata introdotta dalla lege finanziaria del 2017. La prima lista stilata era formata da 11 attività (inserite negli allegati C ed E alla legge n. 232/2016).
Nel corso degli anni sono poi state aggiunti altri lavori pesanti che davano accesso al meccanismo Ape.
Eccoci quindi giunti al 2024, anno in cui si torna indietro. La lista delle attività pesanti è stata nuovamente ristretta a partire da quest’anno. Vengono infatti eliminati tutti quei lavori considerati gravosi nel 2023. Si torna quindi alle regole in vigore nel 2018
In dettaglio, non vengono prorogate le mansioni gravose attive dal 1° gennaio 2022. Sono le ulteriori 23 professioni indicate nell’allegato n. 3 di cui alla legge n. 234/2021, che si erano aggiunte alle 15 già comprese nell’allegato A del 2018 (che modificava le attività prese in considerazione nel 2016-17).
Lavori gravosi Allegato A/2018
La lista del 2018 formata da 15 mansioni che davano diritto all’Ape sociale:
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni
- conciatori di pelli e di pellicce
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante
- conduttori di mezzi pesanti e camion
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni
- addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza
- insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido
- facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia
- operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti
- operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del decreto legislativo n. 67 del 2011 (c.d. usuranti);
- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
Lavori gravosi nel 2022-23
Con la Legge di bilancio 2022 è stata ampliata la platea dei lavori gravosi con nuove 8 professioni, che hanno portato l’elenco a 23 attività, e consentendo a più lavoratori di accedere al meccanismo anticipato.
- Professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate
- Tecnici della salute
- Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate
- Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali
- Operatori della cura estetica
- Professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati
- Artigiani, operai specializzati, agricoltori
- Conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali
- Operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli
- Conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati
- Conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta
- Operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica
- Conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque
- Conduttori di mulini e impastatrici
- Conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali
- Operai semi-qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio
- Operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare
- Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento
- Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci
- Personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli
- Portantini e professioni assimilate
- Professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca
- Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni
Lavori gravosi nel 2024
Dal 1° gennaio 2024 le professioni gravose tornano a ridursi, abbracciando le regole del 2018 e fermandosi a 15 attività:
- Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici.
- Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni.
- Conciatori di pelli e di pellicce.
- Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante
- Conduttori di mezzi pesanti e camion
- Personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni.
- Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza.
- Insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili Nido.
- Facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati.
- Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia.
- Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
- Operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca.
- Pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative.
- Lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del decreto legislativo n. 67 del 2011.
- Marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
Gli esclusi da Ape sociale 2024 attività gravose
Fatto il punt0 sulle modifiche avvenute nel corso degli anni ai vari elenchi, possiamo dire che nel 2024 restano fuori dalla possibilità di accedere ad Ape sociale tutti i lavoratori impegnati nelle mansioni aggiunte nel 2022, come ad esempio le estetiste e 23 professioni inserite nell’allegato 3/2021.