Una novità che non è pura formalità, ma è sostanziale dal momento che il il decreto ministeriale 24 aprile 2013 n. 334, prevede il cambiamento delle modalità di selezione, del valore del voto di maturità e del numero di quesiti a cui verranno sottoposti i concorrenti dei quiz. A partire da quest’anno, dunque, le domande saranno meno delle prove precedenti, ossia 60 contro le abituali 80, e questo vale per tutte le facoltà così come sono state ridimensionate le domande di cultura generale, diventate 5, a favore di quelle sulla logica, di modo che, parola del Miur, si eviti il nozionismo.
Cambiano, come annunciato, anche i punteggi, la nuova griglia prevede una valutazione di 1,5 per la domanda corretta, un malus di 0,4 punti per ogni risposta sbagliata e ovviamente 0 punti per ogni domanda a cui non viene data risposta. Per la prima volta con le prove di quest’anno, chi avrà ricevuto una buona valutazione al diploma di maturità godrà di qualche beneficio in più; infatti chi conseguirà un punteggio che va dall’80 al 100 potrà avere dai 4 ai 10 punti extra.
In realtà questa del punteggio è una novità a metà, dal momento che a questo “incentivo” avevano già pensato gli ex – ministri Fioroni e Mussi nel 2007, ma il provvedimento era rimasto dormiente fino a questa edizione dei quiz. Entro il 31 maggio il ministero dell’università renderà nota la tabella definitiva per convertire il voto di maturità in punti di partenza; uno schema articolato che valuterà anche le differenze di giudizio tra le scuole.
Le iscrizioni ai quiz, come detto, però prescindono dal voto ottenuto alla maturità e ricordiamo che le selezioni cominceranno già alla fine di luglio; il 23 luglio si comincerà con medicina e odontoiatria, il 24 con veterinaria e il 25 sarà la volta di architettura. Dovranno attendere invece fino al 4 settembre i candidati per il test delle professioni sanitarie e in questa circostanza le domande saranno stilate dai singoli atenei.
I risultati delle prove saranno disponibili tra il 5 e il 7 agosto mentre bisogna ricordare, e questa è una novità assoluta, che la graduatoria sarà su base nazionale in maniera tale che si elimini così qualsiasi discriminazione di punteggio in base alla classifica locale. Il decreto prevede il recupero dei posti eventualmente non utilizzati dagli extra comunitari e questo vale per tutte le facoltà, una svolta importante visto che gli anni scorsi era stato spesso motivo di ricorsi.
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