Quello dei pagamenti alle imprese, come noto, è uno dei nodi più ostici di questo periodo di flessione economica, con la cronica assenza di liquidità che ha impedito agli enti pubblici di saldare prestazioni e servizi entro i termini pattuiti. Ora, dopo il decreto che ha sbloccato 40 miliardi, arriva anche l’agevolazione sulla fattura, valida sia per l’ente in stato di debito verso le imprese che in senso opposto.
La fatturazione elettronica è infatti ormai una realtà anche per la pubblica amministrazione. Nonostante l’obbligo sia in programma per il 2014, a giorni, infatti, dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che ufficializzerà l’avvio dei rendiconti spesa digitali anche tra PA e imprese.
Come specificato nella recente circolare 12/E dell’Agenzia delle Entrate, però, attestare i criteri di autenticità, integrità e leggibilità non saranno necessari procedimenti standardizzati, ma il contribuente godrà di una certa autonomia nel riconoscere la veridicità del documento messo.
Oltretutto, va specificato che, tra circa un anno, per tutti gli enti pubblici scatterà il divieto assoluto di accettare fatture in formato cartaceo. L’elenco di tutti i soggetti che saranno coinvolti nella norma verrà stilato dall’Istat entro il 30 settembre e rinnovato a cadenza annuale, nei medesimi termini. Nel novero degli istituti soggetti alla legge, infatti, rientreranno anche quei soggetti autonomi ma qualificati come enti pubblici che lo Stato annovera in bilancio consolidato.
Per agevolare le imprese a uniformarsi al nuovo strumento della fatturazione elettronica obbligatoria per la pubblica amministrazione, il ministero dell’Economia sta mettendo a punto un punto di accesso online, che consentirà di acquisire familiarità con la rendicontazione digitale della prestazione sostenuta.
Per le imprese in appalto, infatti, vigerà l’obbligo di svolgere l’intero processo inerente la fatturazione, dunque nei tre step principali: emissione, trasmissione e conservazione sostitutiva secondo i requisiti del Sistema d’interscambio.
A rendere il tutto ben più comodo, però, al fine di certificare l’emissione regolare della fattura elettronica, viene accolta anche la sua pubblicazione sul sito web di una delle due controparti. Sarà sufficiente, a questo proposito, inserire un collegamento diretto in un messaggio di posta elettronica.
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