Sicurezza sul lavoro in magazzino: i rischi e come ridurre gli infortuni

Redazione 31/08/23
Scarica PDF Stampa

Non si parla mai abbastanza di sicurezza sul lavoro, un tema quanto mai importante su cui fare luce.

Proprio negli ultimi anni, la tematica della sicurezza nei magazzini ha assunto un ruolo essenziale: ridurre gli infortuni sul lavoro in magazzino significa promuovere nuovi standard lavorativi, mettendo i dipendenti in condizioni di poter lavorare nel modo migliore.

Indice

I casi di infortuni nei magazzini

Sono numerosi i dipendenti che ogni giorno possono potenzialmente dover far fronte agli infortuni professionali in magazzino. Questi rischi sono legati a varie attività, che elenchiamo di seguito:

  • Stoccaggio
  • Movimentazione
  • Immagazzinamento
  • Accatastamento

misure precauzionali che le aziende possono mettere in pratica per ridurre il numero di infortuni in magazzino.
In base all’ultimo aggiornamento dell’Inail, risalente a giugno 2023, sono state presentate nei primi sei mesi dell’anno 296.665 denunce: c’è stato effettivamente un calo se confrontiamo i dati dei primi mesi del 2022, in cui le denunce ammontavano a 382.288.

Si è verificato un decremento dei casi di infortunio sul lavoro, ma un incremento degli infortuni in itinere, ovvero avvenuti nel tragitto di andata e ritorno dalla casa al posto di lavoro: la percentuale ha subito un incremento del +6%. I dati Inail ci dicono, inoltre, che il calo delle denunce tra il primo semestre del 2022 e del 2023 è similare sia per il genere femminile che maschile.

Quali sono i rischi principali?

Per comprendere ulteriormente l’importanza di approfondire il tema legato alla sicurezza, possiamo fare riferimento alla ricerca condotta negli Stati Uniti: il magazzino, infatti, è stato ritenuto a lungo uno dei luoghi più pericolosi, dal momento in cui, nel 2016, il 5% degli addetti ai lavori aveva subito un infortunio. Un numero elevatissimo, che ha fatto luce su tematiche come la prevenzione.

Il dato americano, però, non va confuso con i dati disposti dall’Inail: in Italia e più in generale in Europa il numero degli infortuni è minore, ma non per questo nullo. Perché? I rischi in sé sono molteplici e prima di tutto dobbiamo considerare la natura in sé del magazzino: tutto è in costante movimento, sempre.
Persone, attrezzature, veicoli, macchinari. Cosa ne consegue? Che non sempre, oltretutto, i dipendenti vengono informati e ricevono un’adeguata formazione per svolgere il proprio lavoro, in modo tale da ridurre gli infortuni in magazzino, per esempio un uso sicuro con transpallet manuale.

L’importanza della formazione

La formazione in ambito logistico in Italia è estremamente in crescita. Naturalmente, il mercato del lavoro ha avuto un ruolo in tutto ciò: sono sempre di più le figure che vengono ricercate con lo scopo di essere assunti per lavorare nei magazzini.

La formazione, però, è alla base di tutto. Inquadrare le figure professionali specializzate è altresì importante, perché non tutti corrono i medesimi rischi. Con il cambiamento tecnologico in atto, abbiamo assistito a ulteriori potenziali rischi, ma anche alla loro minimizzazione. L’obiettivo, per le aziende, deve rimanere quello di migliorare la performance logistica proteggendo i propri dipendenti e mettendoli nelle condizioni di lavorare al meglio. Senza correre rischi.

I gestori dei magazzini devono dunque assolutamente prendersi il loro tempo per istruire il personale, aggiornando anche le procedure e le politiche di sicurezza. I dipendenti devono sapere come affrontare qualsiasi potenziale pericolo.

I ritmi di lavoro sempre più intensi

In materia di salute e sicurezza, non si parla mai abbastanza dei ritmi di lavoro, che negli ultimi anni sono diventati sovente insostenibili. Potremmo discutere di genere ed età, è vero, ma minimizzare il ritmo di lavoro non è la strada migliore per comprendere come offrire un ambiente di lavoro sicuro.

Il mercato in netto cambiamento – il mercato globalizzato – ha portato molti dipendenti a ritrovarsi a lavorare per molte ore, spesso senza prendersi una pausa, o saltandola, per paura di non arrivare a ultimare i propri lavori con conseguenze negative per la propria condotta.

Turni lunghi e stressanti, dovuti talvolta anche alla mancanza di personale, possono dunque avere un impatto significativo sugli infortuni nei magazzini. Assumere altro personale è la strada migliore da perseguire, in modo tale da garantire una turnazione più serena e tranquilla, riducendo così i rischi legati alla stanchezza.

Il giusto equipaggiamento di sicurezza

Un ultimo aspetto, ma non meno importante, è l’equipaggiamento che i dipendenti devono correttamente indossare in magazzino. Per ridurre al minimo gli infortuni e così aumentare il livello di sicurezza, è fondamentale l’uso di dispositivi di protezione, proponendo un adeguato abbigliamento da lavoro, oltre che scarpe antinfortunistiche, guanti e mascherine.

Con la direttiva europea EN 15635 in materia di sicurezza sul lavoro, è prevista un’ispezione periodica del magazzino in modo tale che il personale e i responsabili della sicurezza aziendale possano verificare le effettive misure precauzionali, come il corretto uso dei dispositivi di protezione.

In conclusione

La prevenzione degli infortuni in magazzino prevede diverse attività, tutte fondamentali. È l’azienda a dover fornire disposizioni in materia di sicurezza per ridurre effettivamente il rischio da parte degli operatori.

Le misure di prevenzione possono essere riassunte nel seguente elenco:

  • Verificare la presenza di cartelli in zone a rischio e suggerimenti sui carichi e sulla portata massima di solai e scaffalature;
  • Istruire il personale alle misure di sicurezza e tecnica;
  • Effettuare una corretta disposizione per il passaggio tra gli scaffali, così da favorire la movimentazione;
  • I percorsi non devono presentare sporgenze per prevenire inciampi o urti;
  • Divieto di fumare;
  • Illuminazione nelle aree di transito;
  • Uscite di sicurezza sempre visibili;
  • Controllo periodico dei dispositivi antincendio;
  • Formazione sulla sicurezza continua e aggiornata per tutto il personale;
  • Prevedere interventi tecnici, organizzativi e procedurali con l’obiettivo di ridurre gli infortuni sul lavoro.