Assegno congedo matrimoniale: come richiederlo a Inps o datore di lavoro

Paolo Ballanti 31/08/23
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Di recente l’Inps ha fornito chiarimenti sull’Assegno congedo matrimoniale, a cui hanno diritto i lavoratori con qualifica di operaio dei settori dell’industria e dell’artigianato.

A favore di questi lavoratori – spiega il messaggio Inps 2951 del 14 agosto 2023 – è previsto un periodo di congedo matrimoniale della durata di otto giorni consecutivi con il pagamento di un assegno, a carico dell’Istituto.

In generale infatti, diciamo che la normativa e i contratti collettivi nazionali di lavoro si preoccupano di assicurare ai dipendenti il diritto di assentarsi dal lavoro a fronte di una serie di eventi legati alla persona stessa del lavoratore ovvero ai suoi familiari.

Si pensi, ad esempio, ai permessi per lutto o grave infermità, alle ore di assenza per assistere i familiari affetti da handicap grave o ancora al congedo matrimoniale.

Quest’ultimo è disciplinato dai singoli contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl), i quali hanno progressivamente uniformato la disciplina degli operai a quella degli impiegati. Ad oggi, infatti, la sola differenza riguarda gli operai dipendenti da aziende industriali, artigiane o cooperative nei cui confronti parte della retribuzione è a carico dell’Inps.

Con riguardo a quest’ultima categoria di soggetti, il trattamento previsto dal Ccnl (con congedo interamente a carico dell’azienda) opera solo se migliorativo rispetto all’assegno Inps.

Alla luce del recente messaggio dell’Istituto dello scorso 14 agosto, analizziamo in dettaglio a chi spetta, come ottenerlo e a quanto ammonta l’assegno per congedo matrimoniale.

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Indice

Assegno congedo matrimoniale: i requisiti

Inizialmente introdotto nell’ordinamento italiano per i lavoratori con qualifica di impiegati del settore industria, l’assegno Inps per congedo matrimoniale è stato successivamente riconosciuto, a norma del Contratto collettivo interconfederale del 31 maggio 1941, agli operai dipendenti da aziende industriali, artigiane o cooperative.

Ad oggi, nei confronti dei lavoratori citati, la prestazione spetta a patto che il congedo sia effettivamente fruito e che il rapporto di lavoro sia in essere da almeno una settimana.

I Ccnl di norma stabiliscono l’obbligo per l’azienda di:

  • integrare il compenso a carico dell’Inps, sino a garantire la normale retribuzione per i quindici giorni di durata del congedo;
  • anticipare al lavoratore, in busta paga, il trattamento a carico dell’Inps, salvo conguaglio (entro un anno dalla data del pagamento) con le somme a debito da versare all’Istituto con modello F24.

Quanto dura il congedo matrimoniale

Il congedo matrimoniale interessa un periodo di otto giorni consecutivi, per i quali è riconosciuto un assegno, a carico dell’Inps, corrispondente a sette giorni di retribuzione.

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Esclusi dall’Assegno congedo matrimoniale

L’assegno Inps non spetta ai lavoratori esclusi dall’applicazione delle norme che prevedono il versamento del contributo specifico alla Cassa Unica Assegni Familiari (CUAF).

Assegno congedo matrimoniale ai lavoratori stranieri

Nei casi in cui ad essere interessato dall’evento sia un lavoratore straniero, quest’ultimo ha diritto alla prestazione se risulta acquisita la residenza in Italia, prima della data del matrimonio / unione civile, ed altresì lo stato di coniugato.

Quando spetta il congedo matrimoniale

La prestazione in parola è riconosciuta in occasione di:

  • Matrimonio civile;
  • Matrimonio concordatario;
  • Unione civile.

Come ricordato dall’Inps nel Messaggio del 22 maggio 2022 numero 2147 il “solo matrimonio religioso non dà diritto alla prestazione”.

Cumulabilità Assegno congedo

Il congedo matrimoniale non è cumulabile con “altri trattamenti retributivi o sostitutivi della retribuzione per il medesimo periodo” (messaggio Inps) eccezion fatta per l’indennità giornaliera a carico dell’Inail, riconosciuta per gli infortuni sul lavoro, nella misura pari alla differenza tra gli importi spettanti per le due prestazioni.

Come viene erogato l’Assegno congedo matrimoniale

L’assegno per congedo matrimoniale, a seconda del lavoratore interessato, può essere anticipato in busta paga dall’azienda (per conto dell’Inps) o liquidato direttamente dall’Istituto al soggetto beneficiario.

Anticipo in busta paga
Di norma, l’assegno a carico dell’Inps è anticipato in busta paga dal datore di lavoro, salvo poi essere dallo stesso recuperato in sede di versamento dei contributi all’Istituto, con modello F24.

La somma anticipata al lavoratore dev’essere poi esposta dall’azienda nel flusso telematico UniEmens, da trasmettere all’Inps entro la fine del mese successivo quello di competenza. Nello specifico l’assegno per congedo matrimoniale è riportato all’interno dell’elemento <DatiRetributivi> di <AltreACredito> di <CausaleACredito> con i codici già in uso:

–        L051, avente il significato di “Assegno per congedo matrimoniale”;
–        L052, avente il significato di “Diff. Assegno per congedo matrimoniale”.

Pagamento diretto
Hanno invece diritto al pagamento diretto da parte dell’Inps i lavoratori in stato di disoccupazione che, nei novanta giorni precedenti il matrimonio o l’unione civile, abbiano prestato, per almeno quindici giorni, attività lavorativa, con la qualifica di operaio, alle dipendenze dei datori di lavoro sopra citati.

In queste situazioni resta comunque ferma la non cumulabilità dell’assegno con eventuali altri trattamenti retributivi o sostitutivi della retribuzione, per il medesimo periodo.

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Come richiedere l’Assegno congedo matrimoniale

L’iter necessario per ottenere l’assegno è diverso a seconda che le somme vengano anticipate in busta paga dall’azienda o erogate direttamente dall’Inps.

Anticipo in busta paga
Nelle ipotesi di anticipo in busta paga, il lavoratore interessato deve presentare apposita richiesta al datore di lavoro con un preavviso di almeno sei giorni, salvo casi eccezionali.

Pagamento diretto Inps
Nelle situazioni di pagamento diretto da parte dell’Inps la richiesta dev’essere trasmessa all’Istituto, sulla base delle indicazioni contenute nel Messaggio del 22 maggio 2022 numero 2147, entro un anno dalla data del matrimonio / unione civile.

In particolare l’utente deve collegarsi all’apposito servizio online disponibile su “inps.it – Prestazioni e servizi – Servizi – Assegno congedo matrimoniale”. Una volta effettuato l’accesso grazie alle credenziali SPID (di livello due o superiore), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o Carta di Identità Elettronica CIE, la piattaforma propone le seguenti funzionalità:

  • “Informazioni”, con la scheda informativa sulla prestazione;
  • “Inserimento domanda”, con cui si permette all’utente di compilare la domanda di assegno e di procedere all’invio telematico all’Inps;
  • “Consultazione Domande”, con la lista delle istanze presentate o in corso di presentazione.

In alternativa, è possibile trasmettere la domanda di assegno:

  • chiamando il Contact center dell’Inps al numero 803.164 (gratuito da rete fissa) o lo 06.164.164 (da rete mobile);
  • avvalendosi dei servizi offerti da enti di patronato ed intermediari Inps.

Infine, come reso noto dall’Istituto nella recente comunicazione del 14 agosto 2023, con “successivo messaggio saranno comunicati ulteriori aggiornamenti sulle procedure per la gestione delle domande di assegno per congedo matrimoniale a pagamento diretto”.

Scarica Allegato

Messaggio Inps 2951 del 14 Agosto 2023

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Foto copertina: istock/marchmeena29

Paolo Ballanti