Dichiarazione IMU 2023 entro il 30 giugno: chi deve inviarla e modello scaricare

Paolo Ballanti 26/06/23
Allegati

Entro il 30 giugno 2023 i contribuenti interessati sono chiamati a trasmettere la dichiarazione IMU di competenza dell’anno 2023 e del 2022.

Il modello da utilizzare è quello approvato dal Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento delle finanze – Direttore generale delle finanze del 29 luglio 2022.

Alla luce delle istruzioni pubblicate sul sito istituzionale del MEF (“finanze.gov.it”) analizziamo in dettaglio modello, scadenza e soggetti obbligati all’invio della dichiarazione IMU.

Indice

Dichiarazione IMU 2023: chi deve inviarla

Il principio generale è quello per cui l’obbligo di invio della dichiarazione IMU ricorre nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni già presentate, nonché nelle ipotesi in cui si sono verificate variazioni che non sono, comunque, conoscibili dal comune.

Di conseguenza la dichiarazione IMU dev’essere presentata quando:

  • Gli immobili godono di riduzioni dell’imposta, ad esempio:
    • 1)     Fabbricati di interesse storico o artistico;
    • 2)     Fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati;
    • 3)     Fabbricati per i quali il comune ha deliberato la riduzione dell’aliquota;
    • 4)     Fabbricati costruiti e destinati alla vendita;
    • 5)     Terreni agricoli e non coltivati posseduti e condotti da coltivatori diretti o IAP;
  • Il comune non è in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell’obbligazione tributaria, per esempio:
    • 1)     L’immobile è stato oggetto di locazione finanziaria;
    • 2)     L’immobile è stato oggetto di un atto di concessione amministrativa su aree demaniali;
    • 3)     Il terreno agricolo è divenuto aree fabbricabile;
    • 4)     L’area è divenuta edificabile in seguito alla demolizione del fabbricato;
  • Il contribuente non ha richiesto gli aggiornamenti della banca dati catastale.

Dichiarazione IMU 2023: come si compila

Dati anagrafici
Il modello di dichiarazione IMU si compone innanzitutto dei dati relativi a:

  • Contribuente;
  • Dichiarante, se diverso dal contribuente;
  • Contitolari, da compilare in caso di dichiarazione congiunta.

La prima parte si chiude con la firma della dichiarazione e, in caso di trasmissione tramite intermediario:

  • Impegno alla presentazione telematica, con codice fiscale dell’intermediario e numero di iscrizione all’albo del CAF;
  • Spazio riservato all’intermediario con data dell’impegno e firma.

Quadro A – IMU
Il Quadro A della dichiarazione IMU riguarda l’identificazione degli immobili. Per ciascuno di essi è necessario riportare:

  • Numero d’ordine, indica il numero di riferimento del riquadro che si sta compilando;
  • Progressivo immobile, indica il numero progressivo degli immobili per i quali si sta presentando la dichiarazione, presenti nel medesimo comune;
  • Caratteristiche dell’immobile, indicando uno tra i 7 codici disponibili;
  • Dati catastali, tra cui l’esatta ubicazione dell’immobile, la sezione, il foglio, il numero di particella, il subalterno, la categoria per i fabbricati e la qualità per i terreni, la classe per i fabbricati o la classe di redditività delle singole particelle di terreno;
  • Il valore dell’immobile;
  • La quota di possesso;
  • L’importo della detrazione per l’abitazione principale.

Con riguardo al valore dell’immobile le istruzioni per la compilazione della dichiarazione IMU precisano che il “valore deve essere indicato per intero, indipendentemente dalla quota di possesso, poiché l’imposta deve essere calcolata sull’intero valore”. Il valore dev’essere riportato per intero anche nei casi in cui l’immobile sia gravato da diritto reale di godimento, locazione finanziaria ovvero presente in un’area demaniale oggetto di concessione.

Dichiarazione IMU 2023: invio entro il 30 giugno

Il termine per la presentazione della dichiarazione IMU è fissato al 30 giugno dell’anno successivo quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti per la determinazione del tributo.

Di conseguenza, entro il prossimo 30 giugno 2023 dev’essere presentata o trasmessa la dichiarazione di competenza dell’anno 2022.

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Dichiarazione IMU 2021: gli effetti del Milleproroghe

A seguito di quanto disposto con il Decreto cosiddetto Milleproroghe (D.L. 29 dicembre 2022 numero 198, articolo 3, comma 1) la scadenza per la trasmissione della dichiarazione IMU 2021, già differita al 31 dicembre 2022, è stata ulteriormente prorogata al prossimo 30 giugno

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Dichiarazione IMU 2023: come inviarla

La dichiarazione IMU può essere consegnata in forma cartacea direttamente al Comune. Quest’ultimo dovrà rilasciare al contribuente apposita ricevuta. In alternativa, la dichiarazione può essere presentata a mezzo posta raccomandata senza ricevuta di ritorno, in busta chiusa con la dicitura “Dichiarazione IMU / IMPi 20___”, indirizzata all’ufficio tributi del comune competente. Possibile anche l’invio con posta elettronica certificata.

Presentazione in via telematica
La dichiarazione IMU può essere inviata in via telematica:

  • In autonomia grazie ai servizi telematici Entratel o Fisconline, disponibili collegandosi a “agenziaentrate.gov.it”;
  • In alternativa, tramite intermediario abilitato.

Da notare che, al pari di quanto avviene per altre comunicazioni telematiche (si pensi a Certificazioni Uniche e modelli 770), il servizio online rilascia, immediatamente dopo l’invio, un identificativo “protocollo telematico” che conferma solo l’avvenuta ricezione del file.

A seguire è fornita all’utente una seconda comunicazione, questa sì attestante l’esito dell’invio e dell’elaborazione dei dati pervenuti. In assenza di errori la seconda ricevuta conferma l’avvenuta presentazione della dichiarazione.

Scarica il modello per la Dichiarazione IMU 2023 in Pdf

Modello dichiarazione IMU 2023 512 KB
Istruzioni per la compilazione 459 KB

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Dichiarazione IMU 2023: Comune destinatario

La dichiarazione IMU (cartacea o telematica) dev’essere presentata al comune sul cui territorio insistono gli immobili dichiarati.
Nel caso in cui l’immobile insista su territori di comuni diversi, la dichiarazione dev’essere presentata al comune sul cui territorio insiste prevalentemente la superficie dell’immobile stesso.

Dichiarazione IMU 2023: sanzioni

Prevista una sanzione dal 100 al 200% del tributo non versato, con un minimo di 50 euro, in caso di omessa dichiarazione. Al contrario, in caso di dichiarazione infedele, opera una sanzione dal 50 al 100% del tributo non versato, con un minimo di 50 euro.

Per le ipotesi di mancata, incompleta o infedele risposta al questionario opera una sanzione da 100 a 500 euro. Gli enti locali possono inoltre applicare una sanzione da 50 a 200 euro in caso di risposta oltre il termine di 60 giorni dalla notifica.

Le sanzioni citate godono di una riduzione ad un terzo se, entro il termine per la proposizione del ricorso, il contribuente provvede al pagamento del tributo, della sanzione e degli interessi.


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