… l’articolo più bello della Costituzione è l’articolo 36, laddove si dice che la retribuzione deve assicurare al lavoratore “un’esistenza libera e dignitosa”: sono parole bellissime. L’esistenza deve essere libera e dignitosa, non può essere sempre e soltanto subordinata alla logica economica …. non possiamo vivere all’insegna dell’emergenza continua e dell’esistenza dei soli problemi economici … i diritti non possono essere sacrificati impunemente …. l’Europa non è soltanto l’economia… (STEFANO RODOTA’).
Stefano Rodotà non è un soltanto un giurista emerito, un professore universitario che qualunque studente sognerebbe di potere avere come Maestro, un “politico” nel senso più antico e positivo del termine.
E’ un Uomo giusto, e non è certo un caso che sia un profondo cultore dei diritti dell’uomo.
Il suo ultimo libro – Il diritto di avere diritti – è tra i più straordinari saggi di umanità giuridica degli ultimi decenni, è un inno al rispetto dei diritti proclamati dalla nostra Carta Costituzionale, la fotografia più nitida dell’animo di Stefano Rodotà.
Stefano Rodotà è tra i pochi uomini politici veramente di livello – personale, morale, intellettuale – e averlo come Presidente della Repubblica significherebbe potere contare su un valore aggiunto di rara verificazione istituzionale.
E’ un barlume di luce in uno Stato – no, in una civiltà – infettato da una pericolosissima decadenza culturale; immediata anticamera della distruzione dei valori civili e politici di un Popolo.
Tagli, spread, conflitto di interessi e norme ad personam, legislazione affastellata e confusa priva di un nucleo teleologicamente portante, lotte partitiche, Saggi di cui non è ancora chiaro cosa, come e perché dovrebbero fare, chi si uccide per la disperazione di una povertà che non riesce più a controllare, chi si getta dal balcone spinto da una mano inanellata di ricchezze sprecate, chi fugge per nascondere i propri ori, chi emigra per potere utilizzare il proprio cervello senza dover ricorrere allo zerbinaggio nelle segreterie di partito, politici che comunicano solo tramite slogan o dispacci demagogici, deputati e senatori la cui ignoranza viene registrata dai moderni mezzi di comunicazione e garbatamente rimbalzata a coloro che li hanno ingenuamente votati…
Il marasma più totale e sgangherato – novella torre di Babele a trenta piani e forse più – a far da eco ad un Popolo allo stremo delle proprie forze.
Un Uomo che sappia parlare di diritti e di diritto – e soprattutto capire l’irrinunciabile priorità degli stessi diritti – è una benedizione del cielo.
Una delle poche risorse che ci sono rimaste nell’ultimo cassetto di questo nostro sgangherato italiano comò.
Da donna che ha perso fiducia negli uomini di Stato …Stefano Rodotà è un uomo a cui sentirei di poter consegnare la mia vita di cittadina.
Senza riserve e con la gioia di potermi affidare – questa volta sì – ad una mano maschile più vigorosa della mia …
P.S.: Per conoscere meglio Stefano Rodotà.
Colloquio di Rossella Guadagnini con Stefano Rodotà (Costituzionalista, Professore Emerito di Diritto civile all’Università La Sapienza di Roma, tra gli autori della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, Presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali e del Gruppo europeo per la tutela della privacy, deputato indipendente nelle liste del Pci e Pds, vicepresidente della Camera, oggi autore di un saggio per Laterza, da poco in libreria, significativamente intitolato con un’espressione di Piero Calamandrei “Il diritto di avere diritti”)
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