Esodati, torna la legge vecchia,ok alla Camera. Ecco il censimento Inps

Redazione 04/04/13
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Esodati, dietrofront sul terzo decreto. La legge che avrebbe dovuto condurre alla pensione 10.130 lavoratori non salvaguardati, è stata corretta ieri, dopo l’ok unanime – dunque anche dal MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo – ricevuto dalla Commissione speciale riunita a Montecitorio in assenza degli organi permanenti.

Precisamente, il testo è tornato alla sua versione originaria, secondo quelle che erano le indicazioni contenute nella legge di stabilità 2013, che aveva introdotto la tutela per l’ultimo scaglione di esodati.

Così, ora saranno compresi nei regimi di tutela previsti anche quei contributori volontari i quali, anteriormente alla data del 4 dicembre 2011, abbiano ricevuto il via libera ai versamenti di proprio pugno, e che non abbiano svolto, in seguito, ogni genere di “attività non riconducibile al rapporto di lavoro a tempo indeterminato”.

Da parte sue, invece, l’Inps sarà chiamata a effettuare un censimento delle domande, così da aver il computo totale delle istanze presentate, di quelle ammesse al trattamento pensionistico e, soprattutto, di coloro che non saranno stati inclusi al salvataggio previdenziale.

Le dmande respinte faranno parte anche del novero di casi che l’istituto previdenziale si prefigge di riesaminare, insieme ai lavoratori inseriti nelle liste di mobilità, dei prosecutori volontari o dei contribuenti a carico di Fondi di solidarietà. Sotto la lente dell’Inps, però, finiranno principalmente le situazioni di quegli esodati cosiddetti “cessati”,cioé coloro che abbiano interrotto io rapporto di lavoro successivamente alla stipula di un accordo individuale o di categoria, le cui istanze fossero state accolte in prima battuta dale Direzioni territoriali del lavoro ma che, poi, avessero finito per trovarsi al di fuori della salvaguardia dei decreti governativi.

Tra le motivazioni di questa estromissione imprevista, si rende noto, potrebbe figurare l’attivazione del regime previdenziale nell’intervallo tra il 6 dicembre 2012 e il 6 gennaio 2015.

Le Direzioni locali avranno tempo fino al 21 maggio 2013 per rendere noti gli atti attraverso i quali queste domande sono state in prima analisi accettate: nel frattempo, dovrà svolgersi il secondo round di esame delle singole schede.

Insomma, a piccoli passi la tutela si avvicina anche per l’ultima tranche, ma gli ostacoli non mancano e, finora, nessun esodato ha ancora visto un euro di pensione.

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