La novità sul Tfr riguarda, nello specifico, i periodi o le attività svolte in stato di mancanza di contribuzione: si tratta, insomma, della modalità di recupero di queste particolari mansioni svolte dal pubblico impiego.
A rientrare nella cerchia degli esercizi oggetto della circolare Inps, ad esempio, anche il riconoscimento dello svolgimento del servizio militare onde vedersi incrementata la propria quota di Tfr.
In generale, vengono incluse nel computo tutte quelle attività normalmente al di fuori dei canonici metodi di riconoscimento in ottica di buonuscita alla conclusione del rapporto.
Attenzione, però, perché non dovrà essere il dipendente in maniera individuale ad avanzare la domanda per il riconoscimento, ma toccherà all’ente per cui presta servizio farsi carico della richiesta. Così, a corredo dell’istanza di riconoscimento, dovranno essere allegate prove dello svolgimento dell’attività descritta ai fini del Trattamento di fine rapporto.
Nello stesso giorno, quindi, è stata diramata un’altra circolare, la 43, nella quale l’Inps rende noto di aver predisposto un meccanismo identico per la richiesta di pensione indiretta o reversibile, le istanze di pagamento dei ratei pensione, nonché le variazioni sulle modalità di incasso del trattamento previdenziale o anche per il proseguimento volontario dell’assicurazione sociale.
Il nuovo portale a cui inoltrare le richieste sarà pienamente funzionante a partire dal prossimo 4 giugno: fino ad allora, i documenti dovranno essere spediti secondo il metodo classico. Resta il fatto che, quando l’Inps potrà accogliere le istanze a pieno regime, quella resterà l’unica modalità valida per lo svolgimento della pratica: dunque, per Tfr e pensione, meglio essere pronti a farsi valere a colpi di click.
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