Dunque in queste ore le commissioni speciali di Camera e Senato si riuniranno congiuntamente nella sala del Mappamondo di Montecitorio per l’audizione dei ministri dell’Economia, Vittorio Grilli, e degli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi. Nel medesimo incontro saranno ricevuti anche i rappresentati di Bankitalia ed Istat, almeno è quanto è trapelato alla conclusione della riunione dell’Ufficio di presidenza della commissione speciale del Senato che si è tenuta ieri.
L’organismo di Palazzo Madama ha anche formalizzato la nomina di Filippo Bubbico (Pd) a presidente, i suoi vice saranno Antonio Azzolini (Pdl) e Alessandro Maran (Scelta Civica) mentre i segretari saranno la Cinzia Bonfrisco (Pdl) e Mariagrazia Gatti (Pd). Alla Camera le decisioni sono state prese martedì 26 marzo; la presidenza è stata affidata al Giancarlo Giorgetti (Lega) con Pier Paolo Baretta (Pd) e Girgis Giorgio Sorial (M5s) vicepresidenti.
E’ stato proprio il vicepresidente della commissione speciale del Senato, Antonio Azzollini (Pdl) a suggerire di attribuire priorità allo sblocco dei pagamenti sul piano locale con la finalità di aiutare le imprese piccole e medie e “labour intensive”. In questo modo c’è la possibilità di “creare – ha aggiunto Azzolini – uno spazio macro-economico per poter immettere liquidità nel sistema”.
Sulla questione dei debiti Pa il Movimento 5 Stelle continua ad avere una posizione autonoma, ieri i senatori grillini si sono riuniti al Senato per elaborare la risoluzione da presentare in aula la prossima settimana. L’intenzione non è quella di fermare i finanziamenti ma quella di formare una corsia d’emergenza a vantaggio delle imprese rispetto agli istituti di credito. A maggior ragione se l’importo da destinare alle banche dovesse risultare, come sembra, esiguo.
In parallelo alla discussione politica sui pagamenti alle imprese proseguono, come detto, gli incontri tecnici in vista del Dl che dovrà regolamentare l’allentamento del Patto di stabilità come annunciato nella relazione sui saldi di finanza pubblica approvata in Cdm giovedì scorso. Il decreto è atteso tra martedì e mercoledì sul tavolo del Consiglio dei ministri.
Per il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, lo sblocco dei crediti della Pubblica amministrazione “può aiutare” le imprese, ma “sarebbe solo uno degli strumenti per risolvere la situazione, non l’unico”. Ad affermarlo è stato lo stesso Giovannini nel corso della presentazione di ieri dei i dati dell’Istituto di statistica su fatturato e ordinativi delle aziende.
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