Il Codacons si chiede in sintesi se “le modifiche apportate sono state fatte da personale interno oppure da una società esterna appositamente pagata?”, l’associazione dei consumatori minaccia di presentare un esposto alla Corte dei Conti se non otterrà risposte chiare e in tempi brevi dall’Inps.
Secondo il Codacons l’approfondimento richiesto risulta doveroso nei confronti di quei milioni di pensionati a cui è stato chiesto il sacrificio di risparmiare e di doversi “arrangiare” per recuperare il cartaceo del proprio Cud 2013, per l’Associazione aver imposto ai pensionati poco inclini alle procedure telematiche di scaricare il proprio Cud unicamente online, eliminando l’invio del cartaceo a cui erano abituati, è stata una forma di “crudeltà”.
Secondo i dati dell’Istat sono infatti solo il 17.2% coloro che nella fascia di età tra i 65 e i 74 anni sono in grado di usare un computer, percentuale che scende a 16.3% se si considerano coloro che sono effettivamente in grado di navigare su internet per recuperare informazioni e per scaricare documenti. La percentuale si riduce drasticamente al 3.3% per gli over 75.
Altro problema denunciato dal Codacons è nella difficoltà della procedura, troppo poco diretta, non vi sono infatti link che permettono di scaricare direttamente il proprio modello, è necessario seguire un iter preciso composto da diversi passaggi. Vi è anche un video impostato sul sito dell’Inps che però non permette di accedere al servizio, ecco che l’Associazione, probabilmente intuendo il pensiero di molte persone, aggiunge possibile che “A nessuno sia venuta l’idea insomma, evidentemente troppo semplice per chi ha fatto il sito, di aggiungere nella pagina in cui si vede il video una scritta del tipo: scarica qui il tuo Cud”.
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