A dare l’“extra omnes”, oggi, sarà il maestro delle celebrazioni liturgiche. Dopo la contemplazione religiosa tenuta dal cardinale Prosper Grech, potranno ufficialmente avere inizio le elezioni. Secondo i piani, la prima votazione avrà luogo già in serata e “difficilmente avrà esito positivo” ha spiegato padre Federico Lombardi, il portavoce vaticano. Stando a quanto detto da Lombardi per oggi “c’è da aspettarsi la fumata nera”. Già la vigilia è stata calda: nell’ultima congregazione generale infatti il cardinale Tarcisio Bertone, nelle vesti di presidente della Commissione cardinalizia di Vigilanza ha fatto una relazione sullo Ior. La motivazione molto probabilmente risponde alla necessità dei porporati, giunti a Roma da tutto il mondo, di conoscere da vicino la situazione dell’Istituto per le Opere di religione, soprattutto dopo il recente riassetto seguito alla nomina di Ernst von Freyberg alla presidenza del board e alla cacciata di Gotti Tedeschi.
Nelle parole di Lombardi, quello pronunciato da Bertone, è stato un resoconto “conciso” sulla natura dello Ior e sul “procedimento di inserimento nel sistema internazionale dei controlli Moneyval” contro il riciclaggio. La relazione è stata molto discussa e a tratti contestata, “lo Ior non è essenziale al ministero del Santo Padre come successore di Pietro. –ha affermato ieri l’arcivescovo di Abuja, il nigeriano Onaiyekan– Non mi pare che San Pietro avesse una banca…“. Per oggi invece è tutto off limits: schermati i telefonini, vietato Twitter, bonificati i locali, scomunica latae sententiae per i novanta addetti (cerimonieri, cuochi, infermieri, autisti, gendarmi e guardie svizzere) che, assistendo i cardinali, dovessero divulgare informazioni. Il giuramento ha avuto luogo ieri nel pomeriggio.
Oggi è il turno dei cardinali, non appena varcata la soglia della Sistina, senza la previsione di alcuna scomunica nei loro confronti in virtù della fiducia di cui beneficiano nella normativa vaticana. Si entra così finalmente nel primo Conclave dell’evo moderno, con un Papa Emerito e ancora in vita dietro il sipario ‘cardinalizio’. Sono in molti ad aver prefigurato un Conclave breve, indolore, ma le votazioni potrebbero anche protrarsi più del previsto se è vero, come affermato dal cardinale sudafricano Wilfrid Fox Napier, che sarà un iter “più lungo dell’ultima volta”.
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