Inizialmente la sua personale marcia su Roma doveva cominciare con il viaggio in treno da Roma a Viterbo che però è stato annullato per “evitare disagi ai pendolari”, dunque lo sbarcò avverrà in camper, altro simbolo della sinistra, questa volta renziana. La manifestazione sarà davvero imponente, basti pensare che per sostenere le spese, i militanti hanno dato vita ad una raccolta di fondi volontaria “bisogna incrementare le donazioni – spiegano i responsabili – per poter far fronte alle crescenti necessità economiche”.
Le spese sono molto alte perché nulla sarà lasciato al caso per il palcoscenico dell’ultimo comizio di questa campagna elettorale, lo tsunami tour, mai nome fu più azzeccato vista la sua portata, ha toccato le maggiori piazze italiane e lo ha fatto grazie ad una macchina organizzativa efficiente e sicura. Come spiega Anselmo Falbo, «mandatario di Davide Barillari», capolista di 5 Stelle nel Lazio e candidato governatore, i fondi erogati dai volontari servono ad “un posto medico avanzato con tenda; sei ambulanze; una automedica Ares 118; dieci squadre di soccorritori ciascuna formata da quattro unità per un totale, dunque, di quaranta persone”.
Le aspettative sull’evento sono veramente alte, non solo da parte dei sostenitori e degli indecisi, ma è Grillo stesso nel suo blog a dirci quanto crede nel comizio di piazza San Giovanni “la storia è sempre passata da queste parti. E noi siamo ancora qui, ancora a Roma per ricominciare ancora una volta. Per fare, come ha detto Dario Fo a Milano un ribaltone, quello che non sono riusciti fare i nostri padri nel 1945. Ed ecco Roma. L’ultima tappa, l’ultimo comizio, con la mia ultima voce. Ed ecco la nuova Italia che non ha mai disperato di poter cambiare, di uscire di nuovo dal buio”.
Prosegue il leader del M5S “Quante volte è successo nella nostra Storia? Gli italiani, questo mosaico di popoli antichi, nei millenni hanno visto tutto, hanno creato ogni cosa. Cinici, distaccati, impermeabili, ma anche pazzi, capaci di invenzioni sociali inaudite. Venerdì è previsto maltempo, forse pioggia», aggiunge il leader di 5Stelle con qualche accento addirittura poetico, «ma sarà ancora più bello San Giovanni a fine inverno. La ricostruzione dell’Italia su basi sociali, eque, di comunità, di solidarietà può iniziare ora. Possiamo farcela a riveder le stelle, non sarà lo spread a fermarci”.
E’ stata una campagna elettorale strana, Berlusconi ne ha scandito il ritmo con le sue promesse ai limiti della realtà, gli avversari ne hanno seguito la scia con critiche, rilanci e procedimenti legali, Grillo invece ha corso da solo, ha parlato con gli italiani, a modo suo, dalle piazze, tanto quelle reali quanto quelle virtuali, e dopo una prima flessione nei gradimenti adesso rischia di essere la mina vagante di queste elezioni.
Lo tsunami sta arrivando vediamo dove e se si fermerà.
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