Un avviso apparso sul sito del Miur informa infatti che:
Al fine di offrire adeguata informativa agli studenti interessati e di permettere agli Atenei di procedere nella predisposizione delle opportune misure organizzative legate allo svolgimento delle prove, si comunicano le date di effettuazione delle prove di ammissione relative ai seguenti corsi di laurea e di laurea magistrale programmati a livello nazionale, per l’a.a. 2013-2014:
Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria, lingua italiana –> 23 luglio 2013
Medicina Veterinaria –> 24 luglio 2013
Corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico, direttamente finalizzati alla professione di Architetto –> 25 luglio 2013
Professioni sanitarie –> 4 settembre 2013
Le modalità ed i contenuti saranno definiti con successivo decreto.
Si comunica altresì che le prove di ammissione ai corsi ad accesso programmato per l’a.a.2014-2015 si terranno secondo il seguente calendario:
Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria, lingua italiana –> 8 aprile 2014
Medicina Veterinaria –> 9 aprile 2014
Corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico, direttamente finalizzati alla professione di Architetto –> 10 aprile 2014
Professioni sanitarie –> 3 settembre 2014
Dunque i prossimi test di ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso a livello nazionale non si svolgeranno a settembre ma a luglio.
Ed è subito panico tra gli studenti maturandi, che non avranno i “tempi tecnici” utili ad archiviare la pratica maturità e rimettersi sui libri per le materie oggetto dei test d’ammissione. Verrebbe meno infatti l’intero periodo estivo, giorni in cui, notoriamente, ci si prepara alle prove magari frequentando specifici corsi di preparazione.
Infuocano già le polemiche. “Stabilire l’inizio delle prove per i test di ammissione a luglio è un ulteriore ostacolo all’accesso all’università”, dice Michele Orezzi, coordinatore dell’Udu. “Non solo gli studenti dovranno prepararsi a sostenere un test d’ingresso su materie che possibilmente non hanno mai nemmeno studiato, inoltre avranno pochissimo tempo a disposizione per farlo in quanto saranno impegnati, almeno fino alla prima metà di luglio, a sostenere gli esami di maturità. E’ un altro palese attacco al diritto allo studio e all’accesso alla formazione per migliaia di studenti”.
“Il Ministro Profumo – continua Orezzi – non si smentisce nemmeno da dimissionario. Dopo il tentativo di far passare il decreto sul diritto allo studio, che di fatto annienta i diritti degli studenti meritevoli ma privi di mezzi, in sordina senza il coinvolgimento degli studenti, adesso sferra un altro attacco agli studenti. Questa calendarizzazione è un ulteriore percorso ad ostacoli per migliaia di studenti che, dopo le scuole superiori, vogliono intraprendere un percorso universitario e la cosa più grave è che il Miur cambia ancora una volta le regole in corsa e senza un minimo di preavviso e concertazione con gli studenti”.
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