Il condono tombale rappresenta il paradiso degli evasori, in sintesi, si tratta di un provvedimento che permette a chi ha evaso il fisco italiano, a chi non ha pagato l’iva, a chi ha pensato bene di non presentare la dichiarazione dei redditi, di cavarsela corrispondendo allo Stato una parte minima di quanto evaso. In sostanza una riedizione di “per un pugno di dollari” anzi di euro. E’ evidente che beneficerebbero del provvedimento tutti coloro che hanno dei conti in sospeso con la giustizia fiscale, quindi le classi ricche del paese che troverebbero l’ennesima tutela gratuita.
L’idea del condono tombale è un vero e proprio effetto speciale, come la neve ad agosto, se pensiamo a quanto ha fatto il governo tecnico per generare quella stretta sul fronte fiscale che ci ha tristemente reso famosi in Europa ma che ci ha consentito di risanare i conti pubblici. Sono di questi mesi i blitz della Guardia di Finanza in roccaforti dell’evasione come Cortina, Sardegna e Napoli, non solo, a questo si affianca l’operato di Equitalia con i suoi strumenti di accertamento del reddito.
Berlusconi, dunque, con un colpo di teatro vero e proprio inverte totalmente la tendenza promettendo un intervento che di fatto equivale ad una vera e propria amnistia, un “liberi tutti” che rischia di avere effetti sconvolgenti, visto che oltre a ridurre i rientri dello Stato nella lotta all’evasione finisce addirittura con l’incentivarla visto l’ammorbidimento del regime fiscale e delle sanzioni.
C’è un’altra questione legata al condono ed è che chi ha risparmiato ingenti cifre di denaro, evadendo le tasse, in attesa di un nuovo condono non pagherà nuovamente le tasse. Il Cavaliere, tuttavia, resosi conto di aver alzato troppo la mira, Bersani gli ha ricordato come questo provvedimento sia un occhiolino agli evasori, ha provato ad introdurre una proposta un po’ meno forte e più graduale nell’attuazione: “Faremo prima di tutto un condono interno a Equitalia. Il condono tombale invece si impone in caso di una riforma fiscale globale passando da un sistema fiscale a un nuovo regime che introduca finalmente una tassazione dalle persone alle cose. È chiaro che occorre condono per un nuovo inizio”.
Non è difficile capire come questo progetto sia funzionale a reperire i fondi per la copertura della restituzione dell’Imu, ma c’è di più, infatti risultano una vera e propria forma di condono anche gli “accordi fiscali con la Svizzera” di cui l’ex premier ha parlato contestualmente alla sua seconda promessa elettorale.
“Sì, certamente, è una forma di condono. – ha ammesso Berlusconi – E’ fattibile perché ebbi contatti con la Federazione svizzera, e mi garantirono la loro volontà che poi tradussero in pratica con altri paesi come la Germania; sarei sorpreso se cambiassero la loro posizione. Chi ha capitali in Svizzera paga una tantum ma poi ha la certezza del segreto, ma non sarebbe un regalo agli evasori”.
Dunque dopo il trionfale “meno tasse per tutti” è l’ora del “più condono per tutti”, quello che però è chiaro è che a beneficiarne non saranno certo i cittadini ma i soliti furbetti del quartierino, i cittadini invece pagheranno lo scotto di queste proposte perché saranno i primi a subire il rialzo dello spread e la conseguente ondata di recessione economica che attanaglierà stipendi e consumi. Che tutto cambi perché nulla cambi, c’est l’Italie o se preferite “ e io pago”!
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