La stampa, ma l’opinione pubblica in genere, ha dato parecchia attenzione nell’ultimo periodo al nuovo Redditometro, anche in virtù della situazione politica e della delicata condizione economica del paese, anche perché i contribuenti sono molto preoccupati sull’invasività del nuovo strumento dell’Agenzia delle Entrate.
Il vecchio Redditometro si fondava sul presupposto del semplice possesso dei beni mentre quello nuovo, seppur ancora imperfetto sotto molti punti di vista, applica un principio diverso e più equo, almeno sulla carta; infatti nel caso in cui si possieda una macchina di grossa cilindrata il nuovo strumento di accertamento non rileva il reddito necessario all’acquisto del bene ma il reddito necessario a far fronte alle spese per l’utilizzo e la manutenzione.
Questo criterio, se può essere veritiero in linea di massima, offre il fianco ad eccezioni non impossibili; infatti qualora l’auto in questione venisse utilizzata meno del previsto la presunzione delle spese di utilizzo e manutenzione potrebbe essere errata o dissimile dagli importi reali erogati dal contribuente.
I controlli stimati dall’Agenzia delle Entrate per il prossimo anno, quindi sulla redditività del 2009, sono 40 mila, un numero che può sembrare irrilevante su una popolazione di quasi 60 milioni, bisogna però prestare attenzione perché è volontà dell’Agenzia inviare un questionario che si prefigge di richiedere informazioni giustificative in merito alla provenienza del denaro usato per fronteggiare le spese sostenute. Questo questionario verrà inviato a tutti quei contribuenti cui sono state rilevate spese che superano del 20% il reddito dichiarato.
Dunque sarà importante, ai fini della dichiarazione e del non incorrere in spiacevoli equivoci, in caso di spese straordinarie come l’acquisto di automobili, beni di pregio, viaggi, immobili e quant’altro sia effettuato con liquidi non dichiarati nell’anno stesso in cui si è sostenuta la spesa, documentare l’origine del denaro ed è consigliabile quindi usare modalità e canali che permettano di tracciare eventuali entrate straordinarie al fine di poter disporre di una congrua documentazione da dare in risposta al questionario.
In conclusione anche se non è necessario avere timori infondati per un possibile accertamento da Redditometro, è comunque opportuno non sottovalutarne la portata e cominciare ad usare il Redditest che, però, pur avendo lo stesso motore di calcolo del Redditometro è caratterizzato da specificità che lo rendono nettamente diverso.
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