L’unica notizia certa riguardante la prova scritta del concorso a cattedre è che le date saranno rese note in Gazzetta Ufficiale il 15 gennaio, solo allora dunque i candidati sapranno orari e sedi delle prove, indicativamente si può ipotizzare con discreta approssimazione che le prove verranno fissate per la metà di febbraio, visto che ci devono essere per legge dei tempi minimi da rispettare perché i partecipanti si possano preparare.
Ciò che però si sa con certezza della prova scritta è che non è più costituita dal tema, per anni la prova per eccellenza da superare per vincere i concorsi, ma da un questionario di domande a risposta aperta. Le domande mirano a valutare le competenze professionali e quelle relative alla disciplina per la quale il candidato si presenta. La prova, che sarà uguale in ogni sede sul territorio nazionale, avrà come unica differenza la presenza di domande sulla lingua straniera comunitaria. Queste domande, infatti, saranno presenti nel test di chi aspira ai posti della scuola primaria, nelle altre classi di concorso le domande saranno strettamente riguardanti le materie della classe medesima.
Rispetto alla prova preselettiva, la prova scritta prevede un punteggio massimo di 40 punti, dal momento che esiste la possibilità che ci possano essere due o più prove, per coloro che dovranno sostenere una prova scritta multipla, il risultato sarà il frutto della media delle prove eseguite. Perché la prova scritta possa ritenersi superata con successo bisogna ottenere un punteggio minimo di 28 punti, sono invece 30 i punti destinati alle prove di laboratorio e, anche qui, qualora le prove fossero molteplici per avere un risultato finale veritiero è necessario fare una stima della media dei punteggi conseguiti per ciascuna prova. La prova si reputa superata con il raggiungimento del criterio di 21 punti; il punteggio resta comunque espresso in quarantesimi poiché il risultato della prova scritta si somma a quello della prova in laboratorio.
Alcune classi di concorso saranno definite per ambito. Gli ambiti disciplinari sono stati stabiliti dal dm 354/98, con l’intento di “garantire maggiore snellezza ed economicità alle procedure stesse, assicurando, nel contempo, una più ampia mobilità professionale al personale nell’ambito del settore individuato”.
Gli ambiti disciplinari sono divisi in questo modo; A.D. 1 classi 25/A e 28/A, A.D. 2 classi 29/A e 30/A, A.D. 4 classi 43/A e 50/A, A.D. 5 classi 45/A e 46/A, A.D. 7 classi 36/A e 37/A, A.D. 8 classi 38/A – 47/A – 49/A e A.D. 9 classi 43/A -50/A – 51/A – 52/A. Una prova scritta obbligatoria e comune è prevista solamente per gli ambiti 1,2,4 e 5, mentre per i restanti 7,8 e 9 la prova avrà una articolazione diversa specifica per ogni ambito.
Dunque è già tempo per chi è stato promosso di guardare avanti e concentrarsi sulla prossima fase concorsuale, sarà importante una accurata preparazione sui manuali e tutti quei testi in grado di fornire quella preparazione specifica per affrontare al meglio le prove scritte ministeriali.
Da sempre specializzata in questo genere di libri è la casa Editrice Maggioli che con la sua pluriennale esperienza da sempre accompagna i concorrenti dei concorsi statali ed ha un occhio di riguardo soprattutto per quelli relativi all’istruzione come ha dimostrato con una serie di servizi totalmente gratuiti che hanno aiutato i candidati alla preparazione del test preselettivo.
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