Al via le domande di Bonus asilo nido 2023. Dal 27 febbraio si possono caricare sul sito Inps le spese per le rette degli asili nido per ricevere un rimborso fino a 3mila euro. Con il Messaggio numero 889 del 2 marzo 2023 sono inoltre arrivate tutte le istruzioni per le domande 2023.
Tra gli interventi normativi a sostegno del reddito delle famiglie, sopravvissuti all’introduzione dell’Assegno unico universale, figura il contributo per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare a beneficio di bambini con meno di tre anni, affetti da gravi patologie croniche.
La misura, detta anche bonus nido, è corrisposta dall’Inps direttamente al genitore, previa domanda, secondo importi diversi in base all’Isee minorenni. Come anticipato, il contributo è destinato a sostenere il pagamento delle rette o, in alternativa, le prestazioni di assistenza domiciliare in favore di bambini affetti da gravi patologie croniche.
Dal 27 febbraio è attiva la procedura per presentare la domanda per l’anno 2023. Vediamo quindi in dettaglio a quali condizioni spetta e come funziona il bonus nido.
Indice
Bonus asilo nido 2023: requisiti
La domanda di bonus può essere trasmessa dal genitore di un minore nato o adottato o in affido temporaneo, in possesso dei seguenti requisiti:
- Cittadinanza italiana;
- Cittadinanza Ue;
- Permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo;
- Carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea;
- Carta di soggiorno permanente per familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea;
- Status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
- Residenza in Italia.
La domanda può essere presentata anche da:
- stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani (art. 27 del D.lgs 19 novembre 2007, n. 251, e art. 2 del regolamento (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale);
- titolari di Carta blu, “lavoratori altamente qualificati” (art. 14 della direttiva 2009/50/CE, attuata con il D.lgs 28 giugno 2012, n. 108);
- lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quali gli accordi euromediterranei tra l’Unione europea e tali Paesi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
- lavoratori autonomi titolari di permesso di cui all’articolo 26 del D.lgs 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni, per i quali l’inclusione tra i potenziali beneficiari è motivata dalla circostanza che la norma non discrimina il lavoro autonomo da quello dipendente.
Inoltre:
- Per il contributo asilo nido è necessario che il genitore richiedente sia lo stesso che sostiene il pagamento della retta;
- Per il contributo per forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve avere la stessa residenza del figlio.
Tutti i requisiti citati devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda.
Bonus asilo nido 2023: importo
Bonus nido
L’importo massimo erogabile al genitore richiedente varia in ragione dell’Isee minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione.
Isee | Bonus annuo | Bonus mensile (undici mensilità) |
---|---|---|
Fino a 25.000 euro | 3.000,00 euro | 272,73 euro |
Da 25.001 a 40.000 euro | 2.500,00 euro | 227,27 euro |
Da 40.001 euro | 1.500,00 euro | 136,37 euro |
In assenza di Isee valido o qualora il bonus sia richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, verrà conteggiata la rata in misura non superiore a 1.500 euro annui (136,37 euro mensili).
In ogni caso, il contributo mensile liquidato dall’Istituto non potrà eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.
Bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione
Al pari del bonus nido anche il contributo per le forme di supporto presso la propria abitazione viene corrisposto in base al valore dell’Isee minorenni, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione, secondo le seguenti fasce:
- Isee fino a 25 mila euro, importo erogabile 3 mila euro;
- Isee da 25.001 euro a 40 mila euro, importo erogabile 2.500,00 euro;
- Isee da 40.001 euro importo erogabile 1.500,00 euro.
In assenza di Isee viene assegnato un contributo di 1.500,00 euro.
Bonus asilo nido 2023: come viene erogato
Il bonus viene liquidato direttamente dall’Inps al beneficiario, utilizzando la modalità di pagamento indicata in sede di trasmissione della domanda, tra:
- Bonifico domiciliato;
- Accredito su conto corrente bancario o postale;
- Libretto postale o carta prepagata con Iban;
- Conto corrente estero Area SEPA.
Bonus asilo nido 2023: domanda
La domanda per l’accesso al bonus può essere trasmessa a partire dal 27 febbraio 2023 collegandosi al portale “inps.it – Prestazioni e Servizi – Bonus asilo nido e supporto domiciliare”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.
In alternativa è possibile inoltrare l’istanza tramite gli enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Qualora il richiedente intenda fruire del beneficio per più figli sarà necessario presentata una domanda per ciascuno di essi.
Inoltre, collegandosi al portale dell’Istituto, è possibile fruire dei servizi di:
- Consultazione domande;
- Consultazione pagamenti;
- Allegati domande;
- Manuale utente.
Disponibile anche la sezione sulle variazioni di domande già presentate.
L’Istituto ricorda inoltre che per i genitori/soggetti affidatari di minori che abbiano già presentato domanda per l’agevolazione in oggetto nel 2022, per i quali sia disponibile la documentazione di spesa valida riferibile ad almeno una delle mensilità comprese tra settembre 2022 e dicembre 2022, è disponibile in procedura la domanda per l’anno 2023 precompilata sulla base delle informazioni contenute nella richiesta preesistente.
La domanda 2023 potrà essere, pertanto, inoltrata confermando o modificando i dati precaricati, avendo cura di verificare se l’IBAN indicato è ancora valido e, relativamente al contributo asilo nido, le mensilità per le quali si intende richiedere il bonus per l’anno 2023.
Bonus asilo nido 2023: guida alla presentazione della domanda
Quale genitore presenta la domanda?
Nel caso in cui si intenda accedere al bonus nido è necessario che la domanda sia presentata dallo stesso genitore che sostiene il pagamento della retta.
Nell’eventualità, fa sapere l’Inps, in cui “non tutte le rette siano pagate dallo stesso genitore, ognuno di essi potrà presentare domanda, con riferimento alle mensilità per le quali ha provveduto al pagamento”.
Genitore che ha pagato la retta | Mesi di pagamento della retta | Mesi da indicare nella domanda all’Inps per il bonus nido |
---|---|---|
Madre | Da gennaio a luglio | Da gennaio a luglio |
Padre | Da settembre a dicembre | Da settembre a dicembre |
All’interno dell’istanza sarà inoltre necessario indicare:
- Se l’asilo nido frequentato è pubblico o privato autorizzato;
- La denominazione ed il codice fiscale della struttura oltre agli estremi del provvedimento autorizzativo.
Indicare i mesi di pagamento della retta
Di fondamentale importanza il fatto di indicare nella domanda le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre 2023, per le quali si intende ottenere il beneficio. Questo permetterà di prenotare gli importi del bonus per i mesi interessati.
Il sistema telematico, infatti, non consente l’acquisizione dei documenti relativi a mensilità non prenotate in fase di domanda, le quali saranno, pertanto, prive di bonus.
Nel caso in cui si intenda richiedere il bonus asilo nido 2023 per mesi ulteriori rispetto a quelli già indicati, anche per lo stesso minore, sarà necessario presentare una nuova domanda, anch’essa sottoposta alla verifica della disponibilità del budget stanziato.
Documentazione da allegare
In sede di trasmissione della domanda dovrà essere allegata, in alternativa:
- La documentazione comprovante il pagamento della retta relativa ad almeno un mese di frequenza per cui si richiede il beneficio;
- Per gli asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l’iscrizione o comunque l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.
L’utente potrà altresì autocertificare l’importo della fattura che dovrà essere congruo rispetto alla documentazione di spesa allegata. Conclusa la fase di allegazione contestuale e inserite tutte le informazioni richieste, la domanda sarà protocollata ai fini dell’impegno del budget richiesto.
Presentazione delle ricevute
Le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette relative ai mesi successivi dovranno essere allegate entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il 31 luglio 2024 . Il rimborso avverrà una volta allegata la ricevuta di pagamento.
La prova dell’avvenuto pagamento potrà essere fornita tramite:
- Ricevuta;
- Fattura quietanzata;
- Bollettino bancario o postale;
e, per i nidi aziendali, anche tramite attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido, dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga. La documentazione di avvenuto pagamento dovrà riportare:
- La denominazione e la partita Iva dell’asilo nido;
- Il codice fiscale del minore;
- Gli estremi del pagamento o la quietanza di pagamento;
- Il nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.
Bonus asilo nido 2023: supporto presso la propria abitazione
Nelle ipotesi di accesso al bonus per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione, il genitore richiedente dovrà allegare, all’atto della domanda, un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta, che dichiari per l’intero anno di riferimento l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica.
In tale circostanza, afferma la pagina dedicata su “inps.it”, la prestazione sarà “corrisposta in un’unica soluzione”.