Pensione anticipata 2023: tutte le strade di uscita

Paolo Ballanti 16/01/23
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  • 67 anni di età e 20 di contributi per i soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995;
  • 71 anni di età e 5 di contributi per quanti sono in possesso di anzianità contributiva dal 1° gennaio 1996.

Indice

Pensione anticipata 2023: Quota 103

  • Un’età anagrafica di almeno 62 anni;
  • Un’anzianità contributiva minima di 41 anni.
  • Dal 1° aprile 2023 (dal 1° agosto 2023 se dipendenti pubblici), per quanti maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2022;
  • Trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti (sei mesi se dipendenti pubblici), per quanti maturano i requisiti stessi a partire dal 1° gennaio 2023.

Pensione anticipata 2023: Ape Sociale

  • Hanno compiuto almeno 63 anni di età;
  • Hanno cessato l’attività lavorativa;
  • Non sono titolari di un trattamento pensionistico diretto.
  • Disoccupati;
  • Caregivers;
  • Con capacità lavorativa ridotta;
  • Lavoratori impegnati in mansioni gravose;
  • Cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento (anche collettivo), ivi compreso il licenziamento durante o all’esito del periodo di prova e la cessazione del contratto a causa dell’interruzione dell’attività aziendale;
  • Dimissioni per giusta causa;
  • Risoluzione consensuale in sede protetta;
  • Scadenza del termine del rapporto a tempo determinato, a condizione che, nei trentasei mesi precedenti l’interruzione del contratto, siano stati totalizzati periodi di lavoro dipendente per almeno diciotto mesi;
  • Coniuge;
  • Persona in unione civile;
  • Parente di primo grado convivente;
  • Almeno sette anni di lavoro svolto in Italia negli ultimi dieci;
  • In alternativa, almeno sei anni negli ultimi sette;
  • Operai edili, indicati come tali nel contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese edili e affini;
  • Ceramisti (classificazione Istat 6.3.2.1.2);
  • Conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta (classificazione Istat 7.1.3.3).

Pensione anticipata 2023: Opzione Donna

  • Anzianità contributiva pari a o superiore a 35 anni;
  • Età anagrafica almeno pari a 60 anni (limite ridotto di un anno per ogni figlio, nel limite massimo di due anni);
  • Assistere, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, Legge numero 104/1992, ovvero un parente o un affine di secondo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i settanta anni di età o siano anch’essi affetti da patologie invalidanti, siano deceduti o mancanti;
  • Riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, pari o superiore al 74%;
  • Essere lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex Mise), di cui all’articolo 1, comma 852, Legge 27 dicembre 2006 numero 296 (in tal caso la riduzione massima di due anni del requisito anagrafico di sessanta anni opera a prescindere dal numero di figli).
  • Dodici mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui la pensione sia liquidata dagli enti di previdenza dei lavoratori dipendenti;
  • Diciotto mesi dalla data di maturazione dei requisiti, se il trattamento pensionistico è a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.  
  • Dodici mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
  • Diciotto mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.

Paolo Ballanti