L’emendamento, nella fattispecie, riguarda le risorse stabilite dal taglio della spending review per il ministero dell’Istruzione mediante vari provvedimenti; un taglio di 1,8 milioni per i distacchi sindacali e per i comandi dei docenti del personale scolastico al ministero e ad altri enti, 6 milioni provenienti dalla dismissione immobile di piazzale Kennedy a Roma, che era usato come sede del ministero dell’Università prima che fosse accorpato al ministero dell’Istruzione; 20 milioni dedotti dai tagli per i bandi dei fondi First e Trin; 30 milioni di tagli sul progetto Smart City nel centro – nord; 47,5 milioni dal fondo per il miglioramento dell’offerta formativa “senza pregiudicare l’offerta” e altri corpose risorse da un fondo accresciuto nel passato dagli accantonamenti di risorse ottenute con vecchi tagli.
Il ministro Profumo durante la riunione della commissione ha voluto ringraziare il ministero dell’Economia per l’aiuto fornito nel selezionare le nuove risorse che hanno permesso di revocare la norma sanguinosa che contemplava l’incremento dell’orario lavorativo degli insegnanti.
‘‘E’ stata fatta un’operazione estremamente importante in un momento di grandissima difficolta’”, afferma Francesco Profumo a margine dei lavori della commissione Bilancio della Camera sulla legge di stabilita‘. Sulla scuola “e’ stata trovata una soluzione che a saldi invariati ci consente di non toccare i servizi agli studenti e gli orari dei docenti“, sottolinea il ministro. E aggiunge che si sono poste anche le basi per ”una nuova gestione della scuola e una maggiore attenzione per una scuola moderna”.
Soddisfatto per questa decisione di revocare l’aumento delle ore anche Marco Rossi Doria, sottosegretario dell’Istruzione, che ha dichiarato “si pone fine all’emergenza sugli organici. C’era una sofferenza che è stata affrontata con sensibilità dal governo e dal Parlamento”. Il sottosegretario ha poi fatto un plauso al lavoro svolto dal Parlamento ed ha individuato in università e diritto allo studio gli ambiti preminenti su cui il Miur dovrà concentrarsi al più presto.
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