L’Italia però è un paese bizzarro, famoso per i ritardi e le lentezze burocratiche, oltre che per un’ampia gamma di luoghi comuni che non staremo qui a ricordare, è altresì noto per la polemica e i ricorsi al Tar, tribunale gettonatissimo quando si tratta di far valere i propri diritti quindi praticamente tutti i giorni. Dunque non appena il bando è uscito Codacons, l’associazione a tutela dei consumatori, e il sindacato Anief hanno storto il naso e ritenuto corretto, visti i parametri concorsuali, avviare un ricorso al Tar contro l’illegittimità dell’esclusione di quanti avessero conseguito la laurea dopo il 2002, termine ultimo per poter accedere al concorso.
Le motivazioni sono molto semplici, ma soprattutto sensate; infatti poiché l’accesso al concorso è garantito solo agli abilitati, salvo qualche eccezione, e poiché l’abilitazione era possibile conseguirla solo fino al 2008, chi si è laureato successivamente si trova ingiustamente escluso, ma non è tutto, va ricordato anche che secondo l’ordinamento europeo l’esercizio di una attività per 36 mesi corrisponde all’abilitazione, così anche i laureati precari dovrebbero aver maggior chances di poter accedere al concorso a cattedre.
La terza sezione del Tar del Lazio di fronte a queste obiezioni non ha potuto fare altro che riscontrarne la sensatezza ed ha dunque accolto, con le ordinanze 03985/12 e 04001/12, le richieste incidentali di sospensiva presentate dal Codacons e il sindacato Anief, ammettendo così con riserva al concorso per docenti tutti i laureati che non sono al momento in possesso dell’abilitazione. “Questa categoria (circa 200.000 utenti) – dichiara il Codacons – era stata ingiustamente esclusa dal bando del concorso. Contro la discriminazione perpetrata dal ministero dell’Istruzione, abbiamo presentato ricorso al Tar chiedendo di ammettere alla prova anche i laureati non abilitati”.
A questo punto ogni laureato senza abilitazione che ha presentato la domanda di ammissione al concorso può fare il medesimo ricorso e come ha spiegato Carlo Rienzi, il presidente del Codacons “ma solo entro il prossimo 24 novembre, data ultima per far valere i propri diritti”. Il provvedimento del Tar inoltre spiana la strada anche per il possibile, se non probabile, accoglimento per i ricorsi dei docenti di ruolo che il bando di concorso esclude categoricamente, creando una discriminazione apparsa ingiustificata, vista anche la contestuale possibilità di altri impiegati della pubblica amministrazione di partecipare.
La questione sui requisiti di ammissione al test preselettivo si potrà risolvere del tutto sono in sede di merito e non prima del 21 febbraio 2013, un problema non da poco visto che per quella data, almeno due prove su tre del concorso saranno già state sostenute dai candidati. Le date dei test verranno rese note in gazzetta ufficiale a partire dal 23 novembre e dunque è preventivabile che nella seconda metà di dicembre abbiano luogo i test di preselezione, questo del resto spiega perché il Tar abbia deciso nel frattempo di accogliere l’istanza incidentale di sospensione.
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