Una pagina ridotta, senza superflue prolusioni né rimandi in burocratese. Meno di 50 righe per stilare le caratteristiche degli aspiranti ideali per il Parlamento, che potranno fregiarsi del titolo di “Candidati 5 Stelle”.
Intanto, per sgombrare il campo da possibili “assalti alla diligenza” di un partito in forte crescita, unico nel panorama nazionale, Beppe Grillo e i suoi hanno pensato di precludere la possibilità di ingresso ai “furbetti” dell’ultim’ora.
Tradotto: potranno presentarsi in Parlamento sotto l’effigie dei 5 Stelle solo coloro che “si sono presentati alle elezioni comunali o regionali certificati con il logo del MoVimento 5 Stelle o Liste Civiche 5 Stelle”.
Esclusi anche tutti coloro che svolgeranno incarichi elettivi dal 29 ottobre 2012. Diverso il discorso per la circoscrizione estero, dove potranno presentarsi esclusivamente coloro i quali fossero già iscritti al MoVimento 5 Stelle al 30 settembre scorso e che abbiano caricato un proprio documento entro il 30 ottobre.
I candidati in Parlamento per il MoVimento 5 Stelle verranno scelti in base a una procedura di votazione interna, aperta a tutti gli iscritti alla rete grillina al 30 settembre e che abbiano inserito un documento entro il 2 novembre.
Tutti i nomi dei candidati verranno pubblicati sul sito web del movimento; il massimo di preferenze consentite nella propria circoscrizione sarà di 3 per ogni votante.
Tra tutti i candidati, verranno elaborate liste di circoscrizione, basate sulle preferenze raccolte da ciascun candidato: tra questi, coloro che abbiano compiuto i 40 anni verranno messi in lista per il Senato, fino a raggiungimento del numero previsto più sei “in panchina”.
Tutti gli altri, verranno diretti verso la Camera dei deputati. Nel caso in cui una lista di circoscrizione non possa contare su nomi a sufficienza, saliranno di grado gli esclusi in ordine di classifica.
C’è un forte asterisco alle regole per le candidature del MoVimento 5 Stelle: quello della legge elettorale. Resteranno valide, infatti, le previsioni nel caso venga modificato il sistema di elezione?
La risposta è sì: le liste, recita il documento “verranno adattate alla nuova legge sulla base dei voti ottenuti dalle votazioni on line seguendo gli stessi principi”.
Restano i dubbi sul candidato premier: formalmente, il “capo della coalizione”, che consta di una sola forza politica nel caso dei 5 Stelle, dovrebbe essere anche essere in corsa per palazzo Chigi. In questo caso, a ricoprire quel ruolo, vedremo se solo in veste di rappresentanza o qualcosa di più, dovrebbe essere proprio Beppe Grillo.
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