Negli ultimi giorni si è detto un po’ tutto il contrario di tutto, si è partiti dall’idea razionale e concreta che il test preselettivo potesse assomigliare alla prima prova del Tfa, quella delle stragi per intendersi, si è poi pensato che fosse una modulazione e quindi comprendesse un mix di domande a risposta multipla e risposta aperta, con un limite di tempo diverso rispetto alle 3 ore accordate agli studenti che in giugno avevano tentato la via dell’abilitazione con il tirocinio formativo attivo.
L’ultima novità in merito, secondo quanto riferito dallo stesso ministro Profumo, sarebbe la via telematica, ossia la possibilità di sostenere il test mediante l’uso di un Pc, con una connessione internet protetta da apposita password diversa per ogni candidato. Il test del futuro non è finito qui, infatti si è anche parlato di tempi e domande diverse per ciascun utente poiché le prove sarebbero gestite da una banca dati centrale che commissiona i test appositamente.
Non sappiamo se questa scuola in versione 2.0 o blade runner avrà veramente luogo, nè se veramente ci saranno i tempi per cui sarà possibile mettere in moto un meccanismo tanto futuristico quanto complesso, quello che sappiamo è che per molti si tratta dell’ennesima beffa, dell’ennesima scelta sbagliata e frettolosa. Come sostiene Anna Fedeli, segretaria nazionale di Flc – Cgil, la via telematica per sostenere l’esame è “ offensiva per la preparazione degli aspiranti al concorso e non si coniuga con quel famoso merito di cui tanto si parla. E’ mortificante per la professionalità a cui quel concorso dovrebbe dare sbocco e che è garantita dalla Costituzione nella sua libertà”. Difficile non essere d’accordo.
Questa mattina 160.000 futuri docenti sapranno se dovranno essere dei piccoli cyborg oppure dovranno fare affidamento al solito italico ingegno cui si fa appello in queste circostanze, quello che è certo è che dovranno avere l’abilitazione, requisito senza il quale non è possibile effettuare il quiz. Ad ogni modo ci sono delle eccezioni che prevedono anche l’assenza dell’abilitazione, fanno parte di questo novero tutti coloro che hanno conseguito una laurea del vecchio ordinamento entro e non oltre il 2002, chi addirittura ha un diploma, ma vale solo per la scuola primaria, conseguito entro e non oltre il 1999 a condizione che però non abbiano già tentato il concorso del medesimo anno, senza superarlo.
E’ il concorso delle eccezioni e dei cavilli a ben guardare, ma soprattutto è il concorso della confusione, nemmeno sul numero dei posti disponibili c’è stata chiarezza, ricordiamo che il ministero ha sbagliato per eccesso di 350 posti la previsione di posti disponibile; non solo è stato omesso fino a che non è risultato lampante che le cattedre vacanti sarebbero state assegnate nell’arco di tre anni, insomma la trasparenza non è certo stato un fiore all’occhiello dell’organizzazione.
Speriamo, allora, che il bando ufficiale del concorso non sia così approssimativo e metta tutti nelle condizioni migliori possibili per sostenere una prova fondamentale per la propria carriera, visto il precedente della Tfa crediamo sarà difficile ma non per questo bisogna scoraggiarsi, se superate questo test avrete qualcosa da raccontare ai vostri nipotini, proprio come gli eroi sportivi. In bocca al lupo a tutti.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento