Last minute Africa

 … Akitu è solo uno dei tanti … uno dei tanti bambini africani che hanno perso un occhio per una banale infezione curabile con mezzo grammo di pennicellina …

Tra le farfalline inguinali di Belen Rodriguez negli allegri mari di Formentera ed il broncio siliconato di Nicole Minetti sul petto tatuato di Fabrizio Corona, c’è chi decide di passare le sue vacanze diversamente e – con la più ordinaria delle semplicità – di andare a dare una mano di aiuto a chi sta peggio di noi.

L’offerta di un proprio spicchio di vita. Una vacanza d’amore nel senso più pieno del termine. Un messaggio di speranza allo stato puro. Una scelta di volontariato come personale modo di essere e di volere essere.

Perché? Non c’è un perché ai sentimenti buoni, all’altruismo, alla solidarietà umana. Come non c’è un perché all’idiozia e alla cattiveria umana.

E perché mai dovrebbe fregarci dell’Africa, o di quelli del Terzo Mondo, o della miriade di morti di fame sparsi per tutto l’Universo, noi che di problemi ne abbiamo sino alle radici dei nostri ultimi spennacchiatissimi capelli latini?

Qui sì c’è un perché, che è anche chiaro, nitido e assolutamente logico.

Perché è nostro dovere morale, civico e politico; perché siamo stati noi, e non loro, ad entrargli in casa indossando gli odiati panni di padroncini colonizzatori; perché siamo stati noi, e non loro, ad impedirgli di vivere liberamente come meglio ritenevano; perché siamo stati noi, e non loro, a sfruttarli appropriandoci delle loro risorse e preziosi; perché siamo stati noi, e non loro, ad incatenarli come schiavi per il nostro “nuovo mondo”.

Comodo farci i fatti nostri, e non i loro, quando ancora oggi continuiamo a portare avanti la nostra “sana” politica di globalizzazione – economica, culturale, giuridica – avendo anche l’ardito coraggio di stabilire se e quanto sia giusto che le donne portino il velo.

Comodo fare finta di non sapere che milioni di bambini asiatici lavorano di notte per cucire le nostre eleganti mise griffate.

Comodo non avere il coraggio di ammettere che l’autodeterminazione dei popoli dovrebbe valere sempre e comunque, anche quando sotto i piedi dei popoli ci sono i giacimenti petroliferi o le miniere di oro e diamanti.

A meno che si abbia veramente – e non per mero paternalismo manieristico – voglia di abbracciare la filosofia dell’amicizia globalizzata, nel qual caso si dovrebbe avere l’onestà di dividere equamente tutte le ricchezze del pianeta Terra, ricordando quotidianamente a noi stessi che i loro bambini hanno i dentini da latte esattamente come quelli dei nostri. ..

Allora, siete pronti per prenotare un interessante last minute?

Vi consiglio Dubbo, in Etiopia, nel Wolaita, la regione degli schiavi degli schiavi da cui sono partiti i primi schiavi d’America, tra le zone più povere dell’intera Africa.

Andate, rilassatevi, scattate un po’ di fotografie, prendete per mano i loro bambini grondanti di acqua (è il periodo delle grandi piogge), fate un salto nell’Ospedale della Missione per vedere quanto e come la gente muore, ammirate uno ad uno i buchi dei loro miseri stracci, fate la conta di quanti monocoli vi attraverseranno la strada.

Certo, sarà piuttosto difficile che possiate trovare lungomare affollati di giovani fanciulle in calzoncini brasiliani, o bar che vi servano aperitivi con olive e stuzzichini, o spiagge bianche ed assolate, o discoteche sfavillanti, o piscine a forma di cuore, o wind surf, o motoscafi, o motorette d’acqua, o negozi alla moda.

Vi assicuro però che ritornerete felici, in salute, rinforzati nel corpo e nello spirito.

Non rimarrete a piangere nella vasca da bagno rimuginando sulla crociera da sogno trascorsa il mese prima, ma guarderete il vostro piccolo soggiorno di casa e vi sembrerà una reggia. Vi siederete a tavola di fronte ad un gustosa fetta di formaggio locale e ad un buon bicchiere di vino rosso e vi sentirete dei ricchi pascià. Indosserete i jeans comprati al mercatino rionale e penserete quanto è bello avere le gambe ben coperte dal freddo.

Ma soprattutto, vi sveglierete all’alba – memori dei loro orari – con un cuore grande così … e guarderete il sole tra le fessure della vostra finestra con un sospiro di speranza … di un mondo migliore per tutti, per noi ed anche per loro. 

Franzina Bilardo

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento