Dopo il lascia passare della Corte dei Conti, resta solamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ed il gioco è fatto: 65 mila lavoratori esodati, o come preferisce definirli il Ministro Elsa Fornero “lavoratori che meritano di essere salvaguardati dagli effetti del recente inasprimento dei requisiti per l’accesso alla pensione”, potranno accedere alla pensione con i vecchi requisiti e si salveranno così dal nuovo sistema di accesso alle pensioni.
E per gli altri? Cosa c’è in programma? Spero non la ghigliottina… o per lo meno non fisica…
Credo proprio che un bel colpo lo subiranno, se non l’hanno già subito, le pensioni che mese per mese eroga lo Stato ai dipendenti pubblici. Credo proprio che un bel taglio sia il loro futuro!
Ma direi di soffermarci un momento su chi sono gli interessati, su chi sono quei soggetti che godranno della concessione di benefici e che usciranno indenni “dall’uragano pensioni”:
25.590 lavoratori in mobilità che hanno cessato l’attività lavorativa al 4 dicembre con perfezionamento dei requisiti entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità;
10.250 autorizzati al versamento volontario dei contributi con decorrenza della pensione entro il 2013 che non abbiano ripreso l’attività lavorativa e abbiano almeno un contributo accreditato o accreditabile;
3.460 lavoratori in mobilità lunga con cessazione dell’attività lavorativa al 4 dicembre 2011;
17.710 titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà al 4 dicembre 2011, oppure il cui accesso al fondo sia autorizzato dall’Inps o previsto da accordi collettivi;
6.890 “esodati” con rapporto risolto al 31 dicembre 2011 che non abbiano ripreso a lavorare e maturino la decorrenza entro il 2013;
950 lavoratori esonerati al 4 dicembre 2011;
150 lavoratori in congedo per assistere figli disabili.
In questo modo si appiana un po’ la situazione, dopo la mareggiata dei giorni scorsi, in seguito alla mancata emanazione del decreto sui 65 mila esodati, già attesa entro il 30 giugno.
Il Ministro Fornero, ha inoltre affermato che l‘INPS, Istituto che si occuperà di esaminare le richieste di accesso al beneficio, provvederà ad individuare nel dettaglio le persone destinatarie del provvedimento e invierà loro una lettera volta a certificare l’accesso alla pensione con le vecchie procedure.
E’ previsto, inoltre, che scatteranno dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, 120 giorni entro i quali oltre 7 mila dei 65 esodati dovranno presentare una domanda preliminare che sarà attentamente esaminata e valutata da commissioni appositamente istituite presso le direzioni territoriali del lavoro competenti, che a sua volta provvederanno a comunicare le decisioni all’INPS per via telematica.
Il Governo sostiene di essere consapevole del fatto che il provvedimento in questione non esaurisce l’intera alea di persone interessate alla suddetta salvaguardia e afferma, inoltre, che si impegnerà per questi altri lavoratori a trovare soluzioni idonee.
Nel frattempo che si fa? Non resta che aspettare e soprattutto…. sperare!!!
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