Soprattutto in materia di seconde case, infatti, si preannuncia un autunno alquanto complicato. Comuni al pari di Bologna, Cagliari, Firenze, Napoli, Roma e Torino sembrano, infatti, decisi di spremere al massimo i proprietari di seconde case: aliquota al top e già si preannunciano nuovi esborsi record. Naturalmente, nel computo andranno inclusi anche quei fabbricati non a uso residenziale, che vedranno un’aliquota applicata all’1,06%. A Milano, invece, piangeranno soprattutto i proprietari di case affittate, che potrebbero vedersi presentare un conto superiore di oltre il 50%
Insomma, l’esito in linea con le previsioni governative avrebbe prodotto come unico effetto quello, da parte del governo, di non elevare il tetto massimo per le aliquote (cioè 0,4% per la prima casa e 0,76% per la seconda).
Sempre secondo le attese, poi, la “classifica” dei Comuni più generosi: in vetta troviamo Roma, con un gettito complessivo superiore al miliardo di euro. Seguono, a distanza, i territori di Milano e Torino, che hanno contribuito alla cassa dell’Imu rispettivamente con 680 e 428 milioni.
I cittadini, dunque, si lamentano, ma pagano. C’è da vedere se, in questo marasma di possibili percentuali e ritocchi verso l’alto che potrebbe continuare ancora alcuni mesi, i contribuenti italiani riusciranno a mantenere perlomeno l’orientamento.
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