Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, si è tenuto sulle generali, pur lasciando intendere che a breve potrebbe essere presentato il decreto che dovrà contribuire al rilancio della crescita: “Oggi non si è parlato di Decreto Sviluppo: ma c’è in programma un altro CdM, credo domani o sabato”.
Secondo indiscrezioni, sarebbero emerse alcune tensioni tra il Ministro del lavoro, Fornero, e quello dello sviluppo economico (e titolare del Decreto Sviluppo stesso), Passera, a proposito della copertura finanziaria del provvedimento. Il problema riguarderebbe il reperimento dei fondi necessari alla compensazione dell’Iva, alle agevolazioni per l’edilizia sostenibile e la riqualificazione energetica degli edifici ed al credito di imposta per le assunzioni di personale qualificato.
Riguardo a quest’ultimo punto, il cosiddetto “Bonus Ricerca”, viene ristretto il massimale di 100.000 euro (prima era 300.000) per impresa di incentivo all’assunzione di persone in possesso del titolo di Dottore di Ricerca al di sotto dei 35 anni. L’obiettivo del Ministero dello sviluppo economico è però ancora quello di convincere la Ragioneria generale dello Stato a destinare maggiori risorse per favorire l’occupazione giovanile, con un occhio di riguardo al personale specializzato (il tasso di disoccupati nella fascia 16-25 anni è salito all’allarmante cifra del 35,9%).
È molto probabile che, alla fine, il Decreto Sviluppo accorperà in sé due decreti originariamente pensati come distinti, uno per gli incentivi ed uno sulle infrastrutture.
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