Lottiamo contro lo sterminio dei cani in Ucraina

Dizionario Italiano:
Voce “BESTIA”: ogni animale, in quanto non dotato di coscienza e ragione; si contrappone a essere umano, a persona ….; in senso figurato, bruto, rozzo, ignorante, incapace, inetto, persona che si comporta con violenza e brutalità.

Voce “UOMO”: mammifero superiore caratterizzato dalla posizione eretta, dal linguaggio articolato, dal grande sviluppo del cervello, dalle elevate attività psichiche.
… La realtà e la storia, non ultima la nostra di questi giorni, ci imporrebbero la riformulazione semantica di queste due parole …

Chiunque abbia un minimo di cuore – anche solo un pizzico, una mera punta di spillo – non può non provare conati di vomito di fronte a quello che è successo e sta continuando a succedere a Kiev.
Le umane autorità ucraine hanno deciso di ripulire le strade da cani e gatti randagi, in vista degli Europei di Calcio 2012. E gli umani esecutori di tale disposizione hanno iniziato a fare a gara tra chi riesce ad adottare i sistemi di soppressione più cruenti e dolorosi: bastonate, randellate, pietrate, spari con la pistola e con il fucile, soffocamento, avvelenamento con gas o con cibo, seppellimento da vivi, bruciamento da vivi in forni crematori mobili.
Animali massacrati a decine di migliaia. Forse ventimila.
Uno sterminio bestiale (questa volta sì il termine è d’obbligo) senza precedenti. Una sorta di strage di Erode abbattutasi su chi ha la sola colpa di essere (nato o diventato per sua sfortuna) randagio, orfano della pietà di un padrone disposto a proteggerlo, in balia di un uomo “dal grande sviluppo del cervello e dalle elevate attività psichiche” incapace di accoglierlo nella sua razza.
Da mesi gli animalisti di tutta Europa lottano disperatamente per fermare quest’assurda sagra delle crudeltà umana. Lancia in resta Andrea Cisternino, delegato OIPA, animalista e fotografo italiano residente a Kiev.
Le autorità ucraine avevano promesso di fermarsi, ma non è stato così e la caccia agli animali è continuata indefessa, senza sosta né parvenza di pietà.

E’ nostro dovere unirci alla lotta. La posta in gioco non è solo – ma già ne basterebbe e avanzerebbe – la protezione dei cani e dei gatti; la battaglia vera è anche, e soprattutto, per la salvaguardia della nostra dignità di uomini.
Importante che la lotta fosse condivisa da tutti: tifosi, calciatori, atleti in genere, società sportive, Papa, Presidente del Repubblica, massime cariche istituzionali, Unione Europea.
Doveroso che ne parlassero le Televisioni, che sul calcio e sui campionati di calcio hanno costruito e continuano a costruire fortune miliardarie. A loro l’obbligo morale di mandare in onda ogni giorno, anche a tappeto 24 ore su 24 ore, le nauseabonde immagini di questa incredibile vicenda.
Ma proprio loro tacciono. Ed in compenso continuano a martellarci di culi tatuati e di tette gonfiate …

Qualcuno ha avuto il magro coraggio di trincerarsi dietro la solita balla della presunta non sovranità sugli Stati stranieri.
E questa è davvero la migliore, perché probabilmente è detta da chi ha la memoria corta, o fa finta di dimenticare che quando noi “occidentali” abbiamo avuto bisogno di mezzo barile di petrolio non ci siamo mica fatti tanti scrupoli ad aprire la cerniera della borsetta e fare scivolare con disinvoltura qualche bombetta di carnevale.
O, forse, è sussurrata da chi non ha il coraggio di ammettere che sarebbe giusto lasciare a casa i nostri calciatori, piuttosto che mandarli a giocare tra le fosse comuni delle povere carcasse.
Ah già … qualcuno dovrebbe rinunciare a qualche dozzina di milione di euro a testa.

La verità è che basterebbe …
Basterebbe decidere di essere uomini e non bestie; o semplicemente non ipocriti, non infingardi, non distratti, non egoisti, non strafottenti.
Basterebbe decidere di risparmiare la vita a questo cane.

cucciolo

 

 

 

Franzina Bilardo

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