Trattandosi di un provvedimento di revisione costituzionale, come previsto dall’articolo 138 della Costituzione sono state necessarie due deliberazioni da parte di ognuno dei due rami del Parlamento; essendo stato approvato, nella seconda votazione da ciascuna delle Camere, a maggioranza di due terzi dei componenti, non si fa luogo a referendum.
Tra coloro che hanno votato a favore anche il presidente del Consiglio Mario Monti che, essendo senatore a vita, ha quindi diritto di voto.
Hanno votato contro la Lega e l’Idv, si è astenuta Coesione Nazionale, a favore tutti gli altri gruppi: Pdl, Pd, e il Terzo Polo (Udc, Fli e Api).
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento