Irpef regionale: aumento dello 0,33% di tutte le addizionali regionali che si tradurrà in 51 euro annui per uno stipendio/pensione di 1200 euro al mese, 73 euro per quelli di 1.700 euro mensili, 94 euro per le buste paga da 2.200 euro e 137 euro all’anno per un salario di 3200 euro mensili.
Irpef comunale, solo per i Comuni che hanno già deliberato l’aumento, che al momento non sono molti.
Per esempio un lavoratore o pensionato che percepisce 1.200 euro mensili lordi, constaterà una trattenuta di 51 euro di addizionale regionale annua in più e se vive a Catanzaro, dove l’amministrazione comunale ha deciso già per un aumento dell’Irpef comunale dello 0,30 per cento, ulteriori 47 euro, per un totale appunto di 98 euro. A Chieti, dove il Comune ha deciso per un più 0,135 per cento (21 euro), la trattenuta complessiva sarà di 73 euro.
Da questa stangata di primavera si salveranno solo i pensionati e i dipendenti con i redditi più bassi, In particolare non dovranno alcuna addizionale i pensionati fino a 75 anni che guadagnano fino a 7.535 euro l’anno e quelli oltre 75 anni che guadagnano fino a 7.785 euro. I lavoratori, invece, saranno esenti fino a 8.030 euro.
L’aumento delle aliquote comunali e regionali non sono purtroppo gli unici, oltre al caro benzina delle ultime settimane, al quale si aggiungono gli aumenti dei prezzi per i prodotti trasportati via gomma come frutta e verdura, incombe sulle tasche degli italiani la data del 20 giugno, non per il solstizio d’estate, ma per il pagamento dell’Imu.
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