Sono diverse le novità in arrivo. Una novità importante riguarda la cancellazione delle vecchie categorie, B/BS, C e D/DS, in favore della creazione di cinque diverse “Aree”: professionisti sanitari e funzionari, assistenti, operatori e personale di supporto. Stessa sorte tocca alle fasce economiche, sostituite con i differenziali economici di stipendio. Vengono introdotti nuovi aumenti di stipendio, con un aumento medio mensile di 91 euro lordi al quale poi andranno sommate le indennità.
“Sono molto soddisfatto per la firma definitiva del contratto del comparto sanità tra Aran e organizzazioni sindacali. Un contratto importante per i 550mila dipendenti, tra cui 277mila infermieri, di un settore fortemente impegnato nel periodo della pandemia e ancora oggi sotto pressione. Il nuovo contratto porterà negli stipendi dei lavoratori aumenti, arretrati, l’indennità Covid prevista per gli infermieri e i valori differenziali legati alle nuove progressioni orizzontali, oltre ad un nuovo sistema degli incarichi.
Ringrazio il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, e i sindacati che responsabilmente hanno portato a termine una lunga trattativa, a tutto vantaggio delle lavoratrici e dei lavoratori e della nostra sanità pubblica”.
Queste le parole ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a commento della firma del Ccnl Sanità 2019/21. Vediamo quindi nei prossimi paragrafi le principali novità.
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CCNL Sanità: addio a categorie e fasce economiche
Come anticipato, viene rivista la classificazione del personale con la cancellazione delle categorie e la creazione di cinque nuove Aree:
- professionisti sanitari e funzionari,
- assistenti,
- operatori
- personale di supporto,
- personale di elevata qualificazione.
Contestualmente, viene modificato anche lo schema di progressione economica orizzontale: via le fasce economiche, arrivano i “differenziali economici di professionalità“, da intendersi come incrementi stabili del trattamento economico. Viene rivisto anche il sistema degli incarichi, basato basa sui principi di maggiore responsabilità e di impegno realmente profuso, valorizzazione del merito e della prestazione professionale, e vengono istituiti in tutti i ruoli incarichi di:
- posizione;
- funzione organizzativa;
- funziona professionale.
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CCNL Sanità: aumenti e indennità
L’incremento medio mensile dello stipendio sarà di circa 91 euro per 13 mensilità. Vengono incrementati il Fondo condizioni di lavoro e incarichi e il Fondo premialità e fasce, e viene inoltre istituito Fondo incarichi, progressioni economiche e indennità professionali. A questo si aggiungono le seguenti indennità:
- Indennità di specificità infermieristica;
- Indennità tutela del malato e promozione della salute;
- Indennità di turno, di servizio notturno e festivo (l’indennità per il lavoro notturno passa da 2,74 euro a 4 euro);
- Indennità professionale specifica;
- Indennità per il pronto soccorso.
Considerando anche le nuove indennità, il CCNL consente di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%.
CCNL Sanità: turni
Le aziende dovranno agevolare la funzione genitoriale, introducendo una priorità nell’impiego flessibile dei genitori di figli minori che lavorano e che sono entrambi turnisti, consentendo ai medesimi, ove non ostino particolari ragioni organizzative, lo svolgimento di turni di servizio opposti. Viene perfezionata la norma che riconosce i festivi infrasettimanali anche al personale turnista, e anche i turnisti potranno beneficiare dei permessi ad ore della Legge 104, effettuando una programmazione mensile delle giornate e/o degli orari di fruizione di tale permesso e comunicandola all’azienda il 20 di ogni mese.
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