Obbligo mascherine al chiuso: quando si dovranno indossare dal 1° maggio

Resta l’obbligo fino al 15 giugno per trasporti, cinema e teatri.

Dal 1° maggio, in base a quanto previsto dall’ultimo decreto Covid, il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, sarebbe dovuto arrivare lo stop all’obbligo di indossare le mascherine al chiuso.

Tuttavia, fin dalla pubblicazione del decreto, gli esperti hanno lanciato un appello alla prudenza, affinché dopo il 30 aprile non ci sia un “liberi tutti” ma un addio graduale, soprattutto in quelle situazioni dove il rischio di assembramento è maggiore.

Ecco quindi che in sede di conversione in legge del decreto è stato approvato un emendamento che prevede la proroga dell’obbligo di mascherine al chiuso fino al 15 giugno 2022 per:

  • trasporti pubblici,
  • cinema,
  • teatri
  • spettacoli e competizione sportive al chiuso,
  • aerei, navi e treni a lunga percorrenza.

Visto che l’iter di conversione del decreto non si concluderà prima del 1° maggio, il ministro Speranza ha firmato un’ordinanza-ponte nella giornata del 28 aprile che ne anticipa gli effetti fino all’entrata in vigore della legge di conversione.

Nulla cambierà invece per il Green Pass: dal 1° maggio si dirà addio alla Certificazione verde, sia base che rafforzata, resterà solo per l’accesso ai visitatori in ospedale e nelle RSA.

Vediamo quindi come cambia l’obbligo di mascherine al chiuso dal 1° maggio, e quando si dirà definitivamente addio alla misura.

Obbligo mascherine al chiuso: la linea del governo

Già dopo l’entrata in vigore del Decreto-legge 24/2022 contenente tutte le regole per il superamento dello stato di emergenza il ministro della Salute Speranza aveva invitato alla prudenza, soprattutto considerando l’attuale scenario epidemico italiano in cui rimangono alti i contagi da Coronavirus.

Anche il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, aveva confermato questa linea. Sulle mascherine costa ha detto ai microfoni di RTL 102.5 che “si continua a mantenere l’obbligo al chiuso e riservarlo in alcune situazioni: trasporti pubblici, cinema, teatri, luoghi dove c’è un affollamento maggiore. Lì è ragionevole pensare a una proroga di un mese dell’obbligo. Per tutto il resto si può passare a una raccomandazione. Entro questa settimana – conclude il Sottosegretario – verrà presa una decisione. Ragioniamo per arrivare a un’estate senza restrizioni“.

La decisione è arrivata, e dopo l’approvazione in Commissione alla Camera dell’emendamento che proroga l’obbligo solo per i casi sopra descritti, il ministro della salute Speranza ha firmato l’ordinanza che sarà in vigore a partire dal 1° maggio 2022 e fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24.

Obbligo mascherine al chiuso: dove resterà dal 1° maggio

Si legge nell’ordinanza del ministro della salute del 28 aprile che “È fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 nei seguenti
casi:

  • per l’accesso ai seguenti mezzi di trasporto e per il loro utilizzo:
    • aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
    • navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale;
    • treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità;
    • autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
    • autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente;
    • mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale;
    • mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado;
  • per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati;
  • per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso.

La mascherina resterà inoltre obbligatoria per lavoratori, ospiti e visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, per le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani.

Dal 1° maggio le mascherine non saranno più obbligatorie in tutti gli altri casi, come per esempio:

  • negozi;
  • bar e ristoranti;
  • spettacoli e competizioni sportive all’aperto;
  • musei.

Tuttavia, l’ordinanza precisa che “è comunque raccomandato di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico”. L’obbligo diventa quindi una semplice raccomandazione, il governo invita comunque al buon senso e alla prudenza soprattutto in quei luoghi dove potrebbe essere maggiore il rischio di assembramento.

>> Scarica il testo integrale dell’ordinanza <<

Obbligo mascherine al chiuso: le regole per il lavoro

Anche per quanto riguarda i luoghi di lavoro, l’obbligo della mascherina diventa una semplice raccomandazione, comune sia per il pubblico che per il privato.

Spetterà comunque ai datori di lavoro, che già oggi possono decidere sull’uso di mascherine FFP2, la scelta dell’obbligo sul luogo di lavoro. È probabile che vengano individuati dei settori più a rischio assembramento e contagio dove queste continueranno a essere indossate.

Obbligo mascherine al chiuso: esenzione

Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie:

  • i bambini di età inferiore ai sei anni;
  • le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina,
  • le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo;
  • i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.

L’ordinanza sarà in vigore dal 1° maggio e fino alla data di entrata in vigore
della legge di conversione del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, e comunque non oltre il 15 giugno 2022.

Leggi anche “Obbligo vaccinale, arrivano le sanzioni: cosa fare in caso di esenzione”

Alessandro Sodano

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