Assegno unico 2022: tutte le maggiorazioni previste e per chi

Paolo Ballanti 27/04/22
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L’Assegno Unico Universale in vigore dal 1° marzo 2022 si caratterizza il riconoscimento alle famiglie con figli a carico di un sostegno economico mensile esente da tasse e contributi.

Come previsto dal Decreto legislativo 29 dicembre 2021 numero 230 “Istituzione dell’assegno unico e universale per i figli a carico, in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge 1° aprile 2021, n. 46” l’AUU si compone di una somma – base parametrata all’ISEE del nucleo familiare, cui si aggiungono una serie di maggiorazioni.

Queste ultime sono giustificate dal riconoscere delle somme aggiuntive all’Assegno ordinario, in considerazione del numero dei figli e / o della loro eventuale condizione di disabilità, nonché in presenza di giovani genitori o di genitori titolari di redditi da lavoro ovvero in possesso di un ISEE non eccedente i 25 mila euro ed ex percettori di ANF.

Analizziamo in dettaglio a quanto spettano e a chi le maggiorazioni dell’Assegno Unico, alla luce anche delle recenti indicazioni fornite dall’INPS con il Messaggio del 20 aprile 2022 numero 1714.

Assegno unico universale: le regole per genitori separati

Assegno unico 2022: maggiorazioni per famiglie numerose

Maggiorazione per figli successivi al secondo

Per ciascun figlio successivo al secondo è riconosciuta (articolo 4 comma 3) una maggiorazione pari ad 85 euro mensili.

L’importo si applica in misura piena per chi ha un ISEE pari o inferiore a 15 mila euro, salvo poi ridursi gradualmente sino ad arrivare alla somma minima di 15 euro mensili se l’ISEE è pari a o superiore a 39.900,01 euro.

Maggiorazione forfettaria

I nuclei familiari con quattro o più figli (articolo 4 comma 10) hanno diritto ad una maggiorazione forfettaria pari a 100 euro mensili per nucleo.

Chiarimenti INPS

Sull’applicazione delle maggiorazioni per famiglie numerose, il Messaggio INPS numero 1714 ha in particolare chiarito che “ove siano presenti nel nucleo figli con genitori diversi” l’incremento spetta esclusivamente a coloro per i quali è accertato il rapporto di genitorialità con i figli.

Ad esempio, in un nucleo composto da quattro figli, dove i due genitori hanno in comune solo tre dei quattro figli dichiarati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica la maggiorazione forfettaria spetta al 100% al genitore, madre o padre, di tutti e quattro i figli presenti nel nucleo.

Sempre l’Istituto ha precisato che, per determinare il numero totale dei figli, si considerano “tutti i figli a carico sulla base delle regole di appartenenza al nucleo ISEE, ancorché alcuni di essi non abbiano diritto all’AUU”. In mancanza di ISEE, dovrà farsi riferimento alla composizione del nucleo familiare auto-dichiarato “in base alle medesime regole valide per l’ISEE” (Messaggio INPS).

Si pensi all’ipotesi di un figlio di età pari a 27 anni, convivente con i genitori e i tre fratelli (minorenni).

Il ventisettenne non può beneficiare dell’Assegno Unico ma concorre a formare la composizione del nucleo. Di conseguenza si ha diritto alla maggiorazione forfettaria in presenza di almeno quattro figli.

Con successivo messaggio l’INPS comunicherà il rilascio della funzionalità che consentirà di dichiarare “nell’autocertificazione, il numero di eventuali ulteriori figli non compresi nella domanda e in nessun’altra domanda di AUU, ma comunque a carico e facenti parte del nucleo secondo le regole ISEE”. Al richiedente sarà chiesto di specificare, oltre al numero, i codici fiscali degli eventuali ulteriori figli a carico.

Assegno unico 2022: maggiorazioni per figli con disabilità

Figli minorenni con disabilità

Per ogni figlio minorenne in condizioni di disabilità (come definita ai fini ISEE) è prevista una maggiorazione (articolo 4 comma 4) pari a:

  • 105 euro mensili in caso di non autosufficienza;
  • 95 euro mensili in caso di disabilità grave;
  • 85 euro mensili in caso di disabilità media.

Figli maggiorenni con disabilità 18 – 20 anni

Per ciascun figlio:

  • Maggiorenne fino ai 21 anni di età;
  • Con disabilità di grado almeno medio;

è riconosciuta una maggiorazione (articolo 4 comma 5) pari ad 80 euro mensili.

Figli maggiorenni con disabilità età pari o superiore a 21 anni

La presenza di un figlio con disabilità (di grado almeno medio) di età pari o superiore a 21 anni, conferisce il diritto (articolo 4 comma 6) ad una maggiorazione quantificata in 85 euro mensili, in presenza di un ISEE pari o inferiore a 15 mila euro.

L’importo in questione si riduce gradualmente sino ad arrivare ad un minimo di 25 euro mensili in presenza di un ISEE pari o superiore a 39.900,01 euro.

Assegno unico 2022: maggiorazione per giovani genitori

La madre di età inferiore a 21 anni ha diritto ad una maggiorazione (articolo 4 comma 7) pari a 20 euro mensili per ciascun figlio.

Assegno unico 2022: maggiorazione per genitori titolari di redditi da lavoro

L’articolo 4 comma 8 del Decreto legislativo numero 230/2021 riconosce una maggiorazione corrispondente a 30 euro mensili per ciascun figlio minore, nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro.

I 30 euro mensili spettano per chi ha un ISEE pari o inferiore a 15 mila euro, salvo poi ridursi gradualmente sino ad azzerarsi in presenza di un ISEE pari o superiore a 39.900,01 euro.

Chiarimenti INPS

Sull’argomento, la Circolare INPS del 9 febbraio 2022 numero 23 ha precisato che rilevano ai fini della maggiorazione i “redditi da lavoro dipendente o assimilati, nonché i redditi da pensione, i redditi da lavoro autonomo o d’impresa” che “devono essere posseduti al momento della domanda”.

Con particolare riferimento ai redditi da lavoro autonomo, l’Istituto ha sottolineato che rilevano altresì:

  • I redditi derivanti dalle prestazioni sportive professionistiche non occasionali;
  • Le indennità corrisposte ai giudici onorari di pace ed ai viceprocuratori onorari.

Con il recente Messaggio del 20 aprile 2022 numero 1714 l’INPS ha ulteriormente affermato che rientrano nella platea dei potenziali beneficiari:

  • Relativamente ai redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, gli importi percepiti a titolo di NASpI e DIS-COLL a condizione che “il soggetto risulti percettore di tali prestazioni al momento della domanda e per un periodo prevalente nel corso dell’anno”;
  • Il reddito del genitore che lavora all’estero con residenza fiscale in Italia;
  • I nuclei dei genitori lavoratori agricoli autonomi;
  • I braccianti agricoli ed altri lavoratori che svolgono attività di lavoro tipicamente stagionali, in considerazione del fatto che le predette attività siano comunque coperte da contribuzione annuale.

Da ultimo, la maggiorazione in parola, sottolinea l’INPS, non può essere richiesta per un nucleo composto da un solo genitore anche se lavoratore.

Assegno unico 2022: assenza di ISEE

L’articolo 4 comma 9 prevede una clausola di salvaguardia per coloro che presentano domanda di Assegno Unico in assenza di ISEE.

In queste ipotesi spettano comunque le maggiorazioni, che saranno pari agli importi minimi sopra descritti.

Assegno unico 2022: nuclei con ISEE non superiore a 25 mila euro

Per mitigare il passaggio dalle precedenti misure di sostegno alle famiglie con figli (in particolare ANF e detrazioni) all’Assegno Unico, l’articolo 5 del Decreto numero 230 prevede per gli anni 2022, 2023 e 2024 una maggiorazione mensile per i nuclei familiari:

  • Con ISEE non superiore a 25 mila euro;
  • Che nel 2021 abbiano percepito gli ANF in presenza di figli minori, da parte del richiedente o di altro componente del nucleo familiare del richiedente.

La maggiorazione è calcolata dall’INPS, sommando l’ammontare mensile della “componente familiare” (corrispondente all’assegno al nucleo familiare teoricamente spettante) con la “componente fiscale” coincidente con le detrazioni d’imposta (ai sensi dell’articolo 12 del TUIR).

All’importo come sopra ottenuto “verrà sottratto l’ammontare mensile dell’assegno unico e universale” (Circolare numero 23/2022).

Assegno unico 2022: tutte le maggiorazioni

Condizione Importo massimo Importo minimo
Figlio successivo al secondo 85,00 euro mensili (per figlio) 15,00 euro mensili (per figlio)
Nuclei con quattro o più figli 100 euro mensili (per nucleo) 100 euro mensili (per nucleo)
Figli minorenni con disabilità (non autosufficienza) 105 euro mensili (per figlio) 105 euro mensili (per figlio)
Figli minorenni con disabilità (grave) 95 euro mensili (per figlio) 95 euro mensili (per figlio)
Figli minorenni con disabilità (media) 85 euro mensili (per figlio) 85 euro mensili (per figlio)
Figli maggiorenni (18 – 20 anni) con disabilità (almeno di grado medio) 80 euro mensili (per figlio) 80 euro mensili (per figlio)
Figli maggiorenni (età pari o superiore a 21 anni) con disabilità (almeno di grado medio) 85 euro mensili (per figlio) 25 euro mensili (per figlio)
Madri di età inferiore a 21 anni 20 euro mensili (per figlio) 20 euro mensili (per figlio)
Genitori titolari redditi da lavoro 30 euro mensili (per figlio) 0,1 euro mensili (per figlio)
Nuclei con ISEE non superiore a 25 mila euro ed ex percettori di ANF Variabile Variabile

Il dettaglio degli importi delle maggiorazioni per fasce di ISEE è contenuto nella tabella 1 allegata al Decreto legislativo numero 230.

Scarica la tabella con tutti gli importi

Sul portale “inps.it – Prestazioni e servizi – Servizi – Simulazione Importo Assegno Unico” è comunque disponibile l’applicativo per calcolare l’ammontare mensile dell’AUU.

Assegno unico universale, simulatore online: come calcolare l’importo spettante

Paolo Ballanti

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